Dieci vittorie e un pareggio (col Pinar) sono una striscia lunghissima, da record, ma la Dinamo Sassari sa che non può fermarsi.

L'obiettivo è arrivare almeno a tredici successi, ovvero vincere le due finali col Wurzburg e battere Brescia nel terzultimo turno di campionato.

Il colpaccio di Pesaro ha mostrato una Dinamo non brillante fisicamente come nelle uscite precedenti, ma ha confermato la raggiunta maturità del gruppo, come sottolineato anche dal coach Gianmarco Pozzecco: "Abbiamo subito la loro fisicità a un certo punto ma alla fine questa grande fiducia che stiamo vivendo ci ha permesso di trovare quei due-tre canestri in più che ci hanno permesso di vincere la partita".

Dal punto di vista tattico invece si è vista la difesa a zona, un'arma alternativa soprattutto quando si patiscono gli uno contro uno.

Adesso la testa è rivolta alla prima finale di Europe Cup, quella di mercoledì al PalaSerradimigni.

Nella Bundersliga il s.Oliver Wurzburg ha perso sul campo della vice capolista Oldenburg per 109-93 scivolando fuori dai playoff.

Domenica arriva invece Brescia, che si gioca l'ultima chance per provare ad agguantare i playoff, ma Sassari sa che con una vittoria può risalire ancora e raggiungere il sesto - se non il quinto - posto, dato che è in programma il match tra Brindisi e Trieste, che sono avanti di due punti.

Poi il primo maggio si gioca in Germania la seconda finale, quella che vale lo storico trofeo europeo.

Certo, tredici vittorie sarebbero un'impresa clamorosa, ma questa Dinamo si autoalimenta con l'entusiasmo e la coscienza di un gruppo dove ognuno è davvero importante e persino decisivo.
© Riproduzione riservata