Una nuotata di un paio di chilometri abbondanti, tra la spiaggetta di Sant'Elia e il promontorio della Sella del Diavolo. Un test, propiziato da un'intervista concordata con i telegiornali Mediaset, per la nuova sfida di Roberto "Massiccione" Zanda.

L'ultra runner cagliaritano, che nel 2018 ha perso gli arti durante una gara tra le nevi del Canada (la Yukon Arctic Ultra), vuole cimentarsi nel nuoto in acque libere.

Un mese fa ha cominciato a nuotare grazie alla disponibilità del Centro Sportivo Tribune, nella piscina sorta all'interno del vecchio stadio Amsicora con l'idea di cimentarsi in qualche traversata, nel mare della Sardegna.

"Un modo per sentirmi libero, ma anche per ritrovare la mia normalità", ha detto al termine della nuotata, nella quale è stato scortato da alcune imbarcazioni (con a bordo anche la moglie Giovanna) e non ha avuto alcun problema.

Per il 62enne atleta sarà l'ennesima sfida: "Non vedevo l'ora di rimettermi in gioco, almeno sino a quando non potrò comprarmi delle protesi che mi consentiranno di tornare a fare le ultramaratone", ha concluso.

Sulle pagine de L'Unione Sarda di domani l'intervista completa.
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