La prima sezione del Tribunale nazionale antidoping di Roma ha squalificato per quattro anni Filippo Magnini e Michele Santucci per aver violato l'articolo 2.2 del Codice Wada, relativo all'uso o al tentato uso di sostanze dopanti.

Per il due volte campione del mondo nei 100 metri stile libero, che ha annunciato il suo ritiro dall'attività agonistica nel 2017, la procura di Nado Italia aveva chiesto una squalifica di otto anni.

Entrambi i nuotatori erano legati al nutrizionista Guido Porcellini, 48 anni, ora a processo a Pesaro con l'accusa di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti e condannato in primo grado a tre anni e otto mesi.

"È una sentenza che era già scritta e per questo sono incazzato nero", ha commentato Magnini.

"Il procuratore Laviani mi ha detto al processo, sbattendo i pugni sul tavolo: 'Basta, ormai questa è una questione personale'. Parliamo di un accanimento, di una forzatura. Faremo sicuramente ricorso", ha detto ancora l'ex nuotatore azzurro.

(Unioneonline/F)
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