Luca Argentero torna in tv e presta volto, voce e anima, ad Andrea Fanti, il medico più amato della tv protagonista di "DOC - Nelle tue mani".

Dal 15 ottobre torna, in 7 prime serate, la fiction ispirata alla vera storia del professor Pierdante Piccioni (e al libro "Meno Dodici "scritto con Pierangelo Sapegno), ex primario di pronto soccorso a Codogno e Lodi, che per un incidente ha perso 12 anni della sua memoria. Alla regia, Jan Maria Michelini e Ciro Visco.

Ad affiancare Argentero nel medical drama, una produzione Rai Fiction Lux Vide, la giovane e brillante Matilde Gioli nel ruolo di Giulia Giordano, la dottoressa dal carattere talvolta freddo e poco empatico, ancora innamorata di Fanti che però a causa dell'incidente non ricorda più il loro legame sentimentale passato.

La fiction ha esordito la scorsa primavera con ascolti record che hanno superato gli 8 milioni e mezzo di telespettatori e tagliato il traguardo del miglior esordio per una serie dal 2007. In primavera erano andate in onda quattro delle otto serate previste, poi la pandemia aveva bloccato le riprese.

Ora è arrivato il momento di servire il finale, che - c'è da scommetterci - replicherà il successo dell'esordio. Numeri di questo genere sono incredibili al giorno d'oggi. "Mai in vent'anni di carriera avevo avuto un riscontro così positivo da parte della gente", ha detto Argentero, che con questo personaggio entra di diritto a far parte degli dei della fiction italiana.

I nuovi episodi sono stati presentati alla Casa del cinema di Roma dal protagonista insieme a Matilde Gioli e allo stesso dottor Piccioni, oltre che dal direttore di Rai1 Stefano Coletta, con i produttori Matilde e Luca Bernabei, e dal vicedirettore di Rai Fiction Francesco Nardella.

"Nessuno di noi si aspettava questo riscontro - ribadisce Argentero - Ogni tanto ci sono progetti che raggiungono un'alchimia perfetta. La serie è stata venduta in Spagna, in Portogallo".

Argentero ha anche raccontato che tornare sul set ai primi di luglio, dopo il fermo per il lockdown, è stato emozionante. "È stato bello, abbiamo festeggiato, visto che durante la messa in onda non avevamo avuto modo di farlo".

Per l'attore un confronto diretto con il dottor Piccioni. "Lavorare con il vero protagonista è stato un privilegio assoluto, un lusso - ha spiegato -. Mi ha fatto rendere conto di cosa voglia dire perdere 12 anni di memoria, passare da medico a paziente. Ciò che mi ha colpito di più è realizzare come è veloce il mondo. Con Pierdante c'è sempre stato un confronto, è un uomo speciale, chiamato ora dottor empatia".

Matilde Gioli ha fatto notare quanto sia importante "valorizzare l'empatia verso i pazienti di cui si parla nella serie oltre alla cartella clinica". Poi ha parlato del personaggio di Giulia e della frustazione a cui è condannata per essere stata dimenticata dall'uomo che ama che al suo risveglio non ha la minima idea di chi ella sia. E quindi: "È un lavoro che mi porterò nel cuore, da piccola volevo fare il medico".

Nel cast anche Gianmarco Saurino, Sara Lazzaro, Raffaele Esposito, Alberto Malanchino, Silvia Mazzieri, Pierpaolo Spollon, Simona Tabasco, Elisa Di Eusanio, Giovanni Scifoni, Beatrice Grannò e Pia Lanciotti.

Il dottor Piccioni da parte sua ha detto: "Io sono costretto a vivere dei ricordi degli altri. Quei 12 anni non li ho recuperati. C'è una cosa che mi ha fatto particolarmente piacere durante la messa in onda della serie. Durante il giorno curavo i pazienti Covid e il giovedì sera mi guardavo in tv. Tantissime persone hanno detto una cosa che per un medico è fantastica: 'La serie è stata per molti terapeutica'. Questa cosa per un medico è top".

(Unioneonline/v.l.)
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