"Ho vissuto la paura, ma ho deciso di continuare a lavorare: avevo un dovere verso il pubblico che mi segue". Così Barbara D'Urso relativamente alle sue trasmissioni pomeridiane, che nei giorni dell'emergenza e del lockdown hanno continuato ad andare in onda.

"Dovevo informare - prosegue la conduttrice in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera - e ho avuto i complimenti di Conte, del ministro Speranza e di tutti i virologi per il servizio fatto".

Parlando dell'attenzione dedicata nel suo programma di prime time a come lavare le mani, indossare la mascherina e togliere i guanti, la conduttrice ha spiegato: "Mi metto nei panni di chi sta a casa: era fondamentale far capire come ci si lava le mani correttamente e l'ho fatto vedere. Non so quanti video ricevo di bambini che si lavano come ho insegnato". E sul fatto che sul web hanno spopolato anche imitazioni e rivisitazioni ironiche, risponde: "Va benissimo. Ma c'è stato anche il viceministro Buffagni che mi ha ringraziata per aver mostrato che è possibile infettarsi anche con i guanti, sporcandomi con la tempera. Spiego le cose come vorrei le spiegassero a me. Lo trovo utile. E va bene anche l'ironia se diffonde il messaggio".

Nell'intervista la D'Urso parla poi dello "choc di andare in onda senza pubblico". "Con Live - Non è la d'Urso - spiega - siamo stati i primi. D'improvviso non c'era più nessuno, nessuna energia. È come per un attore recitare in un teatro vuoto, per Ligabue fare un concerto a Sansiro con gli spalti deserti".

"Quando potremo riavere il pubblico sarà come debuttare. All'inizio era agghiacciante. Ho detto: ce la devo fare".

(Unioneonline/v.l.)
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