"Si rischia la bomba sociale, con la crisi di oltre un migliaio di lavoratori e relative famiglie". Così scrive l'Agismusica Sardegna al presidente della Regione Christian Solinas.

Si tratta del secondo appello fatto al governatore isolano dopo quello del 21 marzo (rimasto inascoltato) che richiedeva misure urgenti per garantire il sostentamento dei lavoratori dello spettacolo.

La priorità va data al pagamento delle spettanze per gli spettacoli del 2019. "È necessario che gli uffici regionali predispongano i mandati di pagamento (già esentati dalla richiesta di D.U.R.C. grazie al tempestivo intervento del Governo inserito nel D.P.C.M. del 25 marzo 2020) sulla base delle autocertificazioni già prodotte dai beneficiari in sede di presentazione del rendiconto, evitando di sottoporre preventivamente le pratiche ad ulteriori richieste di chiarimenti e integrazioni documentali, che potranno eventualmente essere richieste ex post, e che avrebbero il solo effetto, quanto mai nefasto in questa situazione, di ritardare l'erogazione di fondi". Entro metà aprile 2020 va invece effettuato il pagamento delle anticipazioni di legge relative all'attività dell'anno corrente.

Infine, entro il mese di maggio, è indispensabile "un provvedimento legislativo regionale che consenta la conversione dei contributi stanziati per l'attività 2020, in Contributi a fondo perduto per l'emergenza Covid-19, con un ampio spettro di spese consentite. Ad esempio pagamento del personale in continuità di servizio; risanamento pendenze contributive; ricostituzione e accantonamento fondo TFR; ricapitalizzazione e consolidamento aziendale; investimenti per il rilancio dell'attività nel dopo corona virus; pagamento prestazioni artistiche per prove, composizioni, esibizioni in web".
© Riproduzione riservata