Francesca Moi, dopo le lacrime e l'abbraccio liberatorio con il gigante Antonino Cannavacciuolo, rivolge il pensiero alla sua Sardegna e a chi l'ha sostenuta nelle dieci puntate di “Masterchef”.

"Spero di non aver deluso i sardi", ci dice a poche ore dall'addio al cooking show di Sky. Il giorno dopo l'amarezza è svanita, restano i bei ricordi di un'esperienza che ha ulteriormente irrobustito il suo carattere. Dietro l'apparente fragilità ci sono forza e tenacia, risorse preziose che l'hanno accompagnata nell'avventura televisiva.

"Sono felice nonostante l'eliminazione. Mi sono messa in gioco e tutto quello che ho fatto nel corso di Masterchef mi è servito per la vita reale. Certo è passato poco tempo ma penso di aver ricavato molti benefici dalle diverse prove che ho affrontato in cucina davanti ai tre giudici, Cannavacciuolo, Locatelli e Barbieri".

Quali sono le sensazioni?

"Mi pare di essere cambiata in meglio con una maggiore autostima. Sono più sicura di me e ho basi più solide per coltivare la passione per la cucina. Ho capito che quella è la mia strada. Voglio fare qualcosa di serio in un ambito che mi piace molto".

Una passione da trasformare in qualcosa di più?

"Sì, voglio trasformare questa passione in un impegno duraturo. Il mio sogno è quello di lavorare in una piccola realtà di sapori in Toscana dove mi sono trasferita. Ma nella mia cucina la Sardegna deve avere un ruolo determinante".

Quale ruolo?

"In questo spazio dedicato alla creazione di piatti e ricette voglio partire dagli ingredienti legati all'Isola. I prodotti che mi riportano alle mie origini non possono mancare".

Con la Sardegna il legame è molto stretto.

"Sono molto legata alla mia terra. I miei genitori mi hanno contagiato l'amore per le radici. Sono radici forti che porterò sempre con me. Vivo in Toscana da molti anni ma non ho perso la determinazione e la testardaggine che fanno parte del patrimonio genetico dei sardi. E poi siamo persone che comunicano con il cuore, i sardi hanno questa straordinaria capacità".

La mamma da Nuraminis è stata la prima tifosa.

"Sì, lei vive a Nuraminis ma ho sempre sentito il suo incessante incitamento".

Che cosa ha detto al termine della puntata di giovedì scorso?

"Chistionendi, chistionendi. Non smette di parlare! Mi riempie di affetto come solo una mamma riesce a fare. Continua a dirmi: brava, sono fiera di te, hai dato il meglio. Si sono fatti sentire anche gli zii e i cugini che vivono a Serrenti. Hanno apprezzato quello che ho fatto e io sono felice di non averli delusi".

Tanti sardi in queste settimane hanno seguito “Masterchef”.

"Ho avvertito la vicinanza di tutti. Mi hanno contattato sui social e il loro sostegno mi ha molto aiutato. Colgo l'occasione per ringraziare tutte le persone che hanno fatto il tifo per me. Da loro ho avuto una grande forza".

Il momento più bello nella cucina di Sky?

"Quando mi sono proposta come capitano di una brigata di cucina nella prova all'Armani Ristorante di Milano davanti ai più quotati giornalisti. Abbiamo vinto".

Quale è il piatto preferito?

"La fregula, sicuramente. Poi le carni cucinate al caminetto e in particolare su porceddu".

Quando il ritorno in Sardegna?

"Non torno in Sardegna da più di un anno. Ho nostalgia, mi manca l'aria di casa. E alla mia terra dico grazie di cuore per quello che ha fatto per me".

Massimiliano Rais
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