"Nato ai bordi di periferia…dove l'aria è popolare ed è più facile sognare". Così cantava Eros Ramazzotti in "Adesso tu", brano che nel 1986 l'avrebbe condotto alla vittoria a Sanremo e, da lì, a un'incredibile escalation nel panorama musicale nazionale e internazionale.

Oggi, proprio quella periferia romana ha deciso di rendere omaggio al "suo" artista con un gigantesco murale apparso sulla facciata di un palazzo a Lamaro-Cinecittà, e non lontano dalla casa di via Carlo Calisse dove Ramazzotti è nato e cresciuto.

L'opera, alta 15 metri, è frutto del lavoro dell'artista Cosimo Cheone Califfa, che ci ha lavorato per 5 giorni insieme ad una ventina di persone, fan e amici, dalla cui idea spontanea è nato il progetto.

Eros, che in questo momento si trova in Sud America con il suo "Vita ce n'è World Tour", ha promesso di andare presto ad ammirare il murale, che sarà inaugurato domenica 23 febbraio alla presenza del padre di Eros, Rodolfo Ramazzotti, da tutti conosciuto come Carlo.

A scegliere foto e scritta, "Musica è" come dal suo celebre brano del 1988, è stato Ramazzotti stesso a cui il progetto è stato comunicato a novembre.

(Unioneonline/v.l.)
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