L’ultimo teatro di così ampio respiro è stato riaperto più di 10 anni fa.

Il Teatro Massimo fu inaugurato dal Comune di Cagliari, dopo un restauro pluridecennale, nel 2009 e da subito ha ospitato le prestigiose produzioni teatrali, con i più acclamati interpreti della grande prosa, traghettate nell’Isola dal Cedac.

Un altro avvenimento storico sarà l’inaugurazione del Teatro Doglio.

I cagliaritani attendono con grande trepidazione la sua rinascita, dopo quasi 30 anni, grazie al progetto integrato di riqualificazione urbana che la proprietà di Palazzo Doglio, targata Forte Village, ha avviato lo scorso anno e che prevede una serie di interventi di valorizzazione dei beni storico-monumentali di questo angolo di Cagliari.

Un progetto che dialoga con la sua città, pronta a distinguersi tra le destinazioni che nel 2020 accoglieranno alcuni degli eventi sportivi e culturali più prestigiosi a livello internazionale.

Teatro Doglio riprenderà vita il prossimo 18 aprile con il concerto del compositore e pianista Giovanni Allevi – data unica in Sardegna – che, reduce dal successo del suo nuovo album "Hope", ritorna live sui palchi d’Italia e non solo: l'artista sarà anche a Vienna, suonerà nella prestigiosa Konzerthaus.

Un concerto di pianoforte solo, attraverso una scaletta che alternerà le atmosfere seducenti delle ultime composizioni e i brani più celebri della sua ventennale carriera.

In origine, il teatro fu commissionato dall'Arcidiocesi di Cagliari all'Ingegner Carlo Alberto Pellegrini Bettoli.

I lavori durarono circa due anni e lo spazio, conosciuto allora come Sala San Pio IX, divenne nel tempo un importante punto di riferimento culturale.

A seguito dell’incendio del cinema Statuto a Torino avvenuto il 13 febbraio 1983 che provocò 64 vittime, si rese necessaria una revisione completa della normativa italiana in materia di sicurezza che portò alla chiusura di molti cinema e teatri del Paese, tra cui anche la Sala San Pio IX.

L'edificio ospitò la redazione del giornale “Nuovi Orientamenti", poi una tipografia storica, per poi essere definitivamente chiuso e riscoperto solo qualche mese fa durante la ristrutturazione di Palazzo Doglio, il nuovissimo concept hotel di prestigio che verrà inaugurato a fine Febbraio.

La sua entrata, infatti, è ben lontana dall'idea delle facciate sfarzose che caratterizzano i teatri. Schivo e riservato, Teatro Doglio accoglie il suo pubblico con la modestia di chi non ama ostentare, di chi - in questo caso - apre le porte ad un piccolo gioiello incorniciato da splendide balconate, che i lavori di ristrutturazione hanno riportato alla bellezza di un tempo.

Teatro Doglio si inserisce a pieno titolo nell'intervento di riqualificazione urbana, edilizia e ambientale di una parte di Villanova, uno dei quattro quartieri storici della città, attraverso il primo esercizio virtuoso che a Cagliari vede collaborare, fianco a fianco, pubblico e privato.

Qui si trovano alcuni dei luoghi di interesse culturale più rappresentativi della città come Piazza San Cosimo, il Monumento ai Caduti, la Basilica di San Saturnino, la Chiesa di San Lucifero, il Parco delle Rimembranze, Piazza Martiri delle Foibe e altri.

Il progetto prevede, altresì, la realizzazione di una splendida area pedonale, che ospiterà, a rotazione, installazioni contemporanee trasformandola in un museo d'arte a cielo aperto.

Il nuovo lay-out dell'illuminazione, sia quello del corso che dal Teatro porta a Piazza San Cosimo, che l’altro della Basilica di San Saturnino, sua meravigliosa quinta scenica, con il totale rifacimento della pavimentazione dello spazio che si apre di fronte alla chiesa paleocristiana, la più antica di tutta l'isola, rappresenta un ulteriore elemento creativo di grande impatto che restituisce la bellezza di una città che custodisce tesori straordinari in ogni quartiere.

Teatro Doglio, con i suoi con mille posti e un cartellone di spettacoli, concerti ed eventi all'altezza di una vera e propria metropoli europea, punta ad essere un volano imprescindibile per la rinascita culturale e per il riposizionamento di Cagliari tra le destinazioni nazionali e internazionali con un'offerta eclettica dodici mesi l'anno.

L.P.
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