Bruno Putzulu, 52 anni, nato a Toutainville, in Normandia, ma con radici ad Aidomaggiore, il paese d'origine del padre, è uno dei migliori esponenti della scena teatrale francese.

Sino al prossimo 26 aprile è il protagonista, a Parigi, al teatro "La Scene Parisienne", dello spettacolo "Les Ritals" tratto dal libro di Francois Cavanna, uno dei due fondatori del giornale satirico "Charlie Hebdo".

Cavanna, italo-francese, descrive nel suo libro la vita della comunità italiana in Francia.

"Rital" è il termine dispregiativo con cui venivano chiamati in Francia gli immigrati provenienti dall'Italia. Bruno Putzulu è molto legato ad Aidomaggiore e alla Sardegna. La sua squadra del cuore ha la maglia rossoblu del Cagliari, il suo idolo è Gigi Riva. Del Cagliari segue tutte le partite davanti alla tv, nella sua casa parigina vicina all'Opéra Garnier.

"Les Ritals" è un omaggio al mondo dell'emigrazione e agli slanci e ai valori che rappresenta. È un periodo felice e intenso per Putzulu che in questi giorni, al teatro Hebertot, è impegnato anche con lo spettacolo ispirato al dramma "La parola ai giurati" di Reginald Rose.

Si è fatto conoscere nel mondo del cinema con "L'esca" del regista Bertrand Tavernier, nel 1995. Sul set di quel film ha conosciuto l'amico del cuore Fulvio Trogu, originario di Dolianova, che lo ospita spesso nel suo ristorante del Marais, ritrovo di attori e registi molto noti. Ha fatto parte della "Comedie francaise", oggi continua a coltivare il grande amore per il teatro senza rinunciare alle incursioni nella settima arte. Dalla sua amicizia con Philippe Noiret è nato un libro sul mestiere dell'attore che ha suscitato un grande interesse in Francia ("Philippe Noiret, conversations avec Bruno Putzulu" pubblicato nel 2007 da Flammarion).

Nel 2012, a Castelsardo, Putzulu ha ricevuto il premio "Navicella" attribuito ai sardi che si sono distinti in vari campi: dal teatro all'arte, alla medicina, al cinema, alla scienza, alla musica, al giornalismo, allo sport. Qualche anno prima era tornato ad Aidomaggiore con il padre, che ora non c'è più, per ritrovare affetti e amicizie. A "Le Figaro" che, nei giorni scorsi, gli ha chiesto quale sia il sogno che vorrebbe realizzare, ha risposto così: "È semplice, il ritorno di mio padre".
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