A quasi 55 anni dal primo album, "My generation", gli Who, fra le più grandi band del rock con alle spalle oltre 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, tornano domani con un nuovo album intitolato semplicemente "Who".

Undici tracce registrate principalmente a Londra e Los Angeles durante la primavera e l'estate di quest'anno.

Oltre a Roger Daltrey e Pete Townshend, al nuovo album hanno lavorato il batterista Zak Starkey, il bassista Pino Palladino insieme a Simon Townshend, Benmont Tench, Carla Azar, Joey Waronker e Gordon Giltrap.

"Quasi tutte le canzoni - dice Townshend - sono state scritte l'anno scorso con due sole eccezioni. Non c'è nessun tema, nessun concetto, nessuna storia, solo una serie di canzoni che io e mio fratello Simon abbiamo scritto per dare a Roger Daltrey la giusta ispirazione per far rendere al meglio la sua voce. Roger ed io siamo entrambi vecchi ormai, quindi ho cercato di stare lontano dal romanticismo e dalla nostalgia, se possibile. Non volevo mettere a disagio nessuno. I ricordi vanno bene, ma alcune canzoni si riferiscono alle cose di oggi''.

Gli Who inoltre inizieranno un tour nel Regno Unito accompagnati da un'orchestra di quaranta elementi a partire dalla primavera del 2020

(Unioneonline/v.l.)
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