"L'incertezza e il costante caro dei biglietti per i collegamenti marittimi generano
preoccupazione, allarme e rabbia tra gli operatori economici". A lanciare l'allarme è il deputato di Fratelli d'Italia Salvatore Deidda che, con un interrogazione diretta al ministro dei Trasporti Paola De Micheli, ha aggiunto la sua voce al coro di proteste (l'ultima proveniente dalla leghista Lina Lunesu) contro l'imminente caro dei biglietti per i collegamenti da e per la Sardengna, sollecitando il governo a prevedere un nuovo piano per la continuità territoriale dedicato al trasporto merci. Il problema del costo dei traghetti per la Sardegna è ben noto, essendo un tema di dibattito pubblico da lungo tempo ma che, soprattutto nei periodi festivi in cui i prezzi salgono drasticamente, rende ancora molto difficile il rientro e la partenza di molti sardi residenti (e non). La situazione già critica potrebbe essere sull'orlo di un peggioramento, denuncia Deidda, per via delle nuove disposizioni europee "green" che imporranno ai traghetti - a partire dal 2020 - l'utilizzo di un costoso carburante per la riduzione delle emissioni di zolfo che, secondo il deputato, determinerà un aumento medio tariffario del 25 per cento, aumento "che verrà, però, verosimilmente ribaltato per l'intero sull'utenza del settore". Una situazione critica secondo Deidda che, in merito, ha richiesto al ministro De Micheli di intervenire al più presto, prevedendo "un piano per la continuità territoriale dedicato al trasporto delle merci da e per la Sardegna, che garantisca le necessarie agevolazioni sui costi di trasporto, consentendo anche alle aziende locali di essere competitive nel mercato nazionale ed europeo".
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