«La frequentazione delle piscine, specialmente in estate aiuta non solo a mantenerci in forma ma anche a combattere lo stress. Ma attenzione al rischio di contrarre infezioni da funghi». Così avverte Franco Rongioletti, direttore della Clinica Dermatologica dell’Aou di Cagliari. «Gli ambienti umidi, compresi gli spogliatoi, creano le condizioni perché si sviluppino i funghi che sono microrganismi patogeni in grado di diffondersi su pelle, peli e unghie causando infezioni chiamate micosi».

Fare la doccia a piedi nudi o camminare a bordo piscina senza ciabattine sono fattori predisponenti allo sviluppo di micosi. Un arrossamento con intenso prurito, una desquamazione insolita, la comparsa di pustole o vescicole sono i campanelli d'allarme che dovrebbero far pensare a una infezione fungina dei piedi, detta anche “tinea pedis”. Un cambiamento di colore dell'unghia che diventa bianco-gialla e si ispessisce sfaldandosi è suggestivo invece di una onicomicosi. I funghi più frequentemente implicati si chiamano dermatofiti.

«A volte per guarire sono sufficienti i trattamenti antimicotici come pomate, soluzioni o polveri ma nelle forme resistenti occorre una terapia orale per sconfiggere definitivamente la micosi», ricorda Rongioletti. «Attenzione però agli effetti collaterali: è opportuno che tali terapie siano somministrate e gestite da un dermatologo».

Fondamentale la prevenzione: «Nelle docce bisogna indossare ciabattine. Non scambiarsi costumi, asciugamani e non usare accappatoi altrui per evitare la trasmissione dell'infezione. Fare infine attenzione alla scelta del sapone e dello shampoo. Se si modifica l'acidità cutanea e si altera lo strato lipidico c'è maggior possibilità di contrarre una micosi.
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