"In quasi 10 anni è cambiato il mondo ed è cambiata l'Italia. Non credo sia il momento di fare previsioni, ma è evidente che ora si possono porre le basi anche per le comunali del 2021. Si voterà a Milano, Roma, Torino, Bologna e Napoli e io spero che ci possa essere una intesa complessiva".

Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Maio in un'intervista a "La Stampa", dopo i risultati del voto di ieri su Rosseau che ha sancito la fine limite del secondo mandato e la possibilità per i grillini di allearsi con partiti tradizionali.

"Siamo entrati in una nuova era", aggiunge: con il Pd "si è aperto un percorso per le elezioni amministrative, sulla base di un lavoro che stiamo portando avanti al governo centrale. Credo faccia parte della naturale evoluzione delle cose, dopo di che sono i territori che debbono essere ascoltati. I nostri iscritti hanno chiaramente detto di volere evolvere".

E in una lettera al "Fatto" scrive: "Stiamo affrontando una prova di maturità. E bisogna essere in grado di accettare la sfida. Per questo motivo ho detto chiaramente che servivano due sì. Due sì perché io mi fido dei territori e i territori devono potersi fidare di noi. Escludere Virginia Raggi sarebbe stata una follia. Aprirci anche ai partiti tradizionali non è peccato, l'abbiamo fatto a livello nazionale. E non significa snaturarci, ma portare i nostri valori, i nostri principi e le nostre idee anche fuori dal movimento. Vogliamo influenzare positivamente anche le altre forze politiche. E fare delle alleanze a livello locale può essere lo strumento giusto. Questa è la strada da seguire, ne sono convinto e mi batterò per far crescere sempre di più il Movimento".

"Ora spetterà alle rispettive forze politiche aprire un tavolo per strutturare una risposta adeguata alle esigenze dei territori, insieme anche alle liste civiche che sentiranno di sposare quel percorso. Noi non rinunceremo mai ai nostri valori.

Su Roma - rileva Di Maio sulla Stampa - ritengo che Virginia abbia svolto un lavoro importante; la Capitale ha preso un'altra direzione". La questione del bonus Covid: "Su Tridico è in corso una campagna di fango che condanno con forza". Mentre "sui decreti sicurezza c'è un accordo di revisione sulla base delle interlocuzioni avute anche con il capo dello Stato; si troverà un punto di equilibrio, fermo restando che molti esponenti del Pd pensano che in questo momento sia opportuno calibrare i segnali che diamo all'estero". Il possibile rimpasto di governo - dice "non è la risposta ai problemi del Paese. Il M5S è e resterà sempre il baricentro dell'azione di governo".

(Unioneonline/F)
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