La Sardegna è pronta ad accogliere i turisti, ma Roma deve fare la sua parte e consentire a tutti i cittadini che intendono trascorrere le vacanze nell'Isola, di sottoporsi al test per il Covid-19 nei laboratori privati convenzionati.

Su questo tutti in maggioranza sono d'accordo: in quasi tre ore di confronto i segretari dei partiti di centrodestra convocati dal presidente Christian Solinas hanno discusso di turismo e del certificato di negatività al coronavirus che la Regione intende chiedere ai turisti a partire dal 3 giugno.

"La Sardegna è pronta a garantire una stagione al top - ha spiegato il coordinatore della Lega Eugenio Zoffili - ma occorre che il governo, e quindi il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, faccia il necessario per permettere a chi lo richiede di poter certificare la propria negatività". Ora, aggiunge il deputato, "vediamo se la riapertura del traffico tra le Regioni sarà confermata per il 3".

"Abbiamo parlato soprattutto di turismo e del fatto che siamo in attesa che Roma dia il via libera a tutta Italia per la somministrazione dei test nei laboratori", ha detto la coordinatrice di Fratelli d'Italia, Antonella Zedda, lasciando Villa Devoto (la sede della presidenza della Giunta a Cagliari). Anche Giorgio Oppi (Udc) ha ricordato che ancora non si sa cosa succederà il 3, in ogni caso "chiediamo con forza che in Italia si possano fare gli esami e avere una certificazione".

Il capogruppo del Psd'Az Franco Mula ha lanciato un appello al governo: "Aiutateci, facciamo in modo che un cittadino possa farsi prescrivere dal proprio medico un prelievo in un laboratorio che attesti che sia negativo". Del contenuto del vertice, con riferimento in particolare alla certificazione richiesta ai turisti, il presidente Solinas dovrebbe riferire nel punto stampa delle 18.30. Ro. Mu.
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