Si chiude la stagione di Luigi Di Maio come capo politico dei Cinquestelle.

Il leader pentastellato ha annunciato il passo indietro, come si era ipotizzato, durante il vertice con i ministri e viceministri che si è appena concluso.

L'annuncio ufficiale è atteso nel pomeriggio in occasione della presentazione dei facilitatori regionali, al Tempio di Adriano: "Mi collegherò in diretta perché ho delle cose importanti di cui parlarvi...", ha scritto Di Maio su Facebook.

L'ipotesi, ora, è che affidi la reggenza del M5S a Vito Crimi, almeno fino agli Stati generali previsti nella metà di marzo.

''Si apre un momento delicato per il M5S - ha commentato il ministro alle Pari opportunità Vincenzo Spadafora, braccato dai giornalisti davanti a Palazzo Chigi -. Dobbiamo proseguire uniti perché, se divisi, ci condanniamo all'irrilevanza''.

Mentre il premier Giuseppe Conte, prima ancora che la decisione venisse comunicata da Di Maio ai suoi, ha detto che "gli dispiacerà sul piano personale" ma "rispetterà la scelta".

"Non commento le scelte personali e i problemi degli altri partiti - la reazione di Matteo Salvini -. È Grillo che, abbracciando il Pd, ha tradito la voglia di cambiamento degli italiani. Io li incontro quotidianamente, tantissimi elettori che avevano visto in M5S una speranza di cambiamento. Una volta che Grillo li ha portati a sinistra col Pd sono rimasti delusi. Quindi sceglieranno l'unico cambiamento rimasto, che è la Lega".

(Unioneonline/D)
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