Romano Prodi contro Matteo Renzi e il suo nuovo movimento "Italia Viva".

"I partiti personali funzionano la prima volta, ripeterli crea problemi: vale per tutti, dall'ex leader del Partito democratico a Salvini", dichiara in un'intervista a "La Repubblica" il professore, parlando della scissione che ha scosso il partito guidato dal segretario Nicola Zingaretti.

La scelta di Renzi di staccarsi dal Pd era prevedibile ma è "ugualmente inspiegabile nei tempi": non influirà sul governo Conte Bis, perché un eventuale distacco "sarebbe palese e quindi lo pagherebbe più di prima", afferma ancora l'ex premier.

Prodi attacca frontalmente la nuova avventura politica dell'ex sindaco di Firenze - "viviamo nella tragedia di un Paese che si frantuma nei personalismi" -, di cui critica anche il nome: "Italia Viva, un mio amico lo propose per uno yogurt forse per via dei fermenti vivi. Il problema è che lo yogurt ha una scadenza ravvicinata e questo per un partito può essere un problema".

A proposito invece del Partito democratico, l'ex presidente della Commissione europea si dice ottimista: c'è un futuro "se ritrova la sua anima: un'anima di sinistra, ma soprattutto un' anima riformista. E dovrebbe presentarsi con un solo punto all'ordine del giorno che è la condizione per tutto il resto: lotta spietata, organica e di lungo periodo all'evasione fiscale", recuperandone anche solo la metà "risolveremmo tutti i problemi del Paese".

Se l'esecutivo guidato da Conte comincerà a proporre questi provvedimenti, afferma Prodi parlando degli appuntamenti elettorali delle prossime Regionali, il Pd "non perderebbe l'Emilia e vincerebbe anche in Lombardia".

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata