Pasticcio sanità, Todde spinge per le nomine. Il Pd: «No alla fretta», FI: «Commissariare la Sardegna»
La presidente spera ancora di indicare i nuovi dg delle Asl nelle prossime ore, Campo largo diviso. E il centrodestra si muove su due frontiLa Giunta Todde
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Alessandra Todde è pronta a convocare la seduta di Giunta e a procedere con le nomine dei direttori generali delle dodici aziende sanitarie commissariate. Lo potrebbe fare già questo pomeriggio o domani mattina. Comunque, non prima di aver studiato il parere legale commissionato a un importante studio romano (lo studio Cerulli Irelli) per evitare passi falsi. E per capire, in sintesi, se sia possibile indicare i dg anche in presenza di una sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la legge servita a silurare i vecchi manager per sostituirli con i commissari che la presidenza ha già provveduto a revocare. La governatrice potrebbe mostrare il lavoro degli avvocati direttamente ai suoi assessori e poi andare avanti con i dodici nomi.
Ipotesi blitz
C’è chi parla di un possibile blitz, anche per prendere in contropiede chi invece spinge per una decisione da assumere con tutte le garanzie possibili. Per il capogruppo del Pd Roberto Deriu, «c’è chi di noi è più preoccupato di chiudere il problema, e chi pensa che chiudendo frettolosamente si procurino dei danni».
Va ricordato che chi invita a non avere fretta, il Pd, è rappresentato da tre assessori, gli stessi che fecero mancare il proprio voto al momento di approvare la delibera sui commissariamenti. Faranno la stessa cosa nella prossima seduta di Giunta? Probabilmente no. Piuttosto, si cercherà di trattare e mediare fino all’ultimo minuto per evitare strappi che potrebbero decretare l’instabilità cronica del Campo largo in Sardegna. Intanto il centrodestra si muove su due fronti: quello romano e quello regionale.
