Tittino Cau, artigiano di 69 anni, primo sindaco leghista sardo della storia, è un fiume in piena. Dopo diverse esperienze politiche, sempre nel centrodestra, e una militanza nel movimento di Corrado Passera, ecco la folgorazione sulla via del Carroccio, che lo ha trainato alla guida del suo paese, Illorai, e lo ha portato alla ribalta nazionale.

Signor sindaco, su Twitter per lei si è scomodato persino Matteo Salvini. Le fa piacere questo?

"Me lo hanno detto, ma non ho potuto leggere nulla, impegnato come sono. Certo comunque che mi fa piacere, sono il primo sindaco leghista sardo e orgoglioso di esserlo. Condivido inoltre il motto di Matteo: prima gli italiani, prima i sardi e poi tutti gli altri, specie quelli che vengono a maltrattarci. Affermo inoltre che per me Matteo Salvini è troppo buono, dovrebbe essere più severo. Ne abbiamo le tasche piene dell'immigrazione clandestina".

In passato però Salvini non è stato tenero con il Meridione, ora dai meridionali fa il pieno voti.

"Basta con queste strumentalizzazioni. Bisogna saper perdonare e talvolta in campagna elettorale si esagera. Io ad ogni modo considero Matteo Salvini la migliore espressione politica europea. Le altre sono chiacchiere".

Come si è convinto ad entrare nella Lega?

"Avevo queste idee, poi ho conosciuto l'attuale commissario regionale del partito Eugenio Zoffili e il capogruppo alla Regione Dario Giagoni, che mi hanno convinto, spronato e, se mi permette, anche aiutato politicamente. Li ringrazio di cuore".

La sua lista vincitrice è composta da leghisti?

"La mia è una lista civica non a caso, in essa convivono diverse espressioni democratiche che vogliono solo il bene di Illorai, ma io non posso non dichiararmi orgogliosamente un leghista".

Quali saranno i vostri primi provvedimenti?

"Innanzitutto la pulizia del paese, l'uscita da Abbanoa e il recupero delle case fatiscenti. Nei prossimi mesi faremo di tutto per dotare Illorai di un depuratore, una vergogna non averlo. Nel contempo avvieremo un confronto con la Regione per la rivisitazione delle quote occupazionali di Illorai su Agris e Forestas. C'è tanto da fare e bisogna recuperare fondi".
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