A Bosa nessuno dell'attuale esecutivo a guida Pd ha manifestato l'intenzione di ricandidarsi alle prossime, imminenti, elezioni amministrative. Non lo ha fatto il sindaco uscente Luigi Mastino, né l'assessore ai Lavori pubblici Danilo Mastinu, e neanche tutti gli altri assessori, di altri partiti o movimenti di centrosinistra.

Una vera e propria Waterloo a cui cerca di dare la scossa il segretario cittadino dei dem Salvatore Angotzi.

Che, quando mancano tre giorni alla presentazione delle liste, cita la Bibbia in un messaggio il cui senso è tutto da intendere: "Dedicato a tutti coloro che decidendo di candidarsi ad amministrare la città, in questo mese affronteranno la campagna elettorale. Rancore ed ira sono cose terribili e il peccatore le porta dentro. Chi si vendica subirà la vendetta del Signore".

Fermo restando l'intento politico del post, evidenziato dalla parte iniziale, può essere vista anche come una profezia, visto quel che sta accadendo in fase di preparazione delle liste: cugini contro cugini, amici contro amici, per una campagna elettorale che si preannuncia al veleno.

Ma potrebbe anche essere il messaggio che lancia la candidatura a sindaco di Nanni Pintus. La possibilità che Pintus scenda in campo, per una lista di centrosinistra completamente rinnovata dopo cinque anni che devono essere stati un disastro se nessuno vuole ricandidarsi, ha rinvigorito i dem.

Quale che sia l'intento del post, lo capiremo presto: i termini per la presentazione delle liste scadono fra tre giorni.
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