Salvini: "No genitore 1 e 2". Di Maio: "A Verona dei fanatici". In migliaia al corteo per i diritti
Il leader della Lega: "Non voglio togliere diritti, ma tutelare i bimbi". Cirinnà: "Resistere contro chi vuole cancellare la diversità""Siamo qua non per togliere i diritti, non si tocca niente a nessuno. Non sono in discussione l'aborto o il divorzio, ognuno fa l'amore con chi vuole e va a cena con chi vuole".
Si è presentato così Matteo Salvini al Congresso mondiale delle Famiglie in corso a Verona, da più parti contestato e accusato di propugnare idee liberticide, retrograde per non dire oscurantiste.
Ma dopo la rassicurazione, il leader della Lega ha, dal palco, chiarito meglio i motivi alla base della sua partecipazione al meeting.
"Sono qui per ribadire che i bambini non vanno toccati o messi in mezzo a questioni che riguardano gli adulti. Che bisogna mettere mano al diritto di famiglia. E che non è possibile parlare di 'genitore 1' o 'genitore 2'. Si deve invece tornare a parlare di mamma e papà. Io stesso sono un papà e non un genitore 1 o 2", ha detto il vicepremier dal palco, che ha anche puntato il dito contro la pratica dell'utero in affitto.
Il ministro dell'Interno ha poi annunciato la volontà di lanciare una campagna di controlli per mettere fine a quello che ha chiamato "il business delle case famiglia".
MIGLIAIA IN PIAZZA - E mentre Salvini parlava dal palco, fuori, per le strade di Verona, migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione in opposizione al convegno.
In 20mila per le forze dell'ordine, in 40mila per gli organizzatori, i manifestanti hanno sfilato in corteo, colorato e festoso, partito dal piazzale della Stazione per snodarsi fino a piazza Bra e alla Sala della Gran Guardia, tra fumogeni colorati, musica e anche cori contro i congressisti.
Molti anche i volti noti, da Laura Boldrini a Monica Cirinnà, madrina della legge sulle unioni civili.
"Resistere per esistere, contro chi vorrebbe cancellare ogni diversità", ha detto la senatrice Pd. "Noi - ha aggiunto - abbiamo fatto leggi di amore e di eguaglianza, loro che risposte intendono dare ai bisogni delle persone. La libertà e l'eguaglianza delle donne e di tutte le famiglie si costruisce con politiche sociali attente alle concrete condizioni di vita, che garantiscano parità salariale, congedi parentali paritari, misure di sostegno alla prima infanzia e di promozione della conciliazione tra lavoro e vita familiare".
DI MAIO ATTACCA - Del contestato congresso è tornato a parlare anche il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio.
E lo ha fatto senza mezzi termini, parlando di iniziativa di "fanatici" degna del "Medioevo".
"Noi del Movimento, invece, siamo attenti al futuro", ha proseguito il vicepremier.
(Unioneonline/l.f.)
LA CONTRO MANIFESTAZIONE FEMMINISTA:
IL CONGRESSO - FOTO: