Primarie Pd, sfida a tre "Oltre un milione di votanti"

Seggi aperti in tutta Italia, dalle 8 alle 20, per le primarie del Pd.

I votanti hanno il compito di scegliere chi guiderà il partito fra Roberto Giachetti, Maurizio Martina e Nicola Zingaretti ed eleggere i mille componenti dell'Assemblea nazionale.

E, a metà giornata, c'è ottimismo sulla partecipazione. Secondo il Comitato Zingaretti, il trend indicato dalle proiezioni porta infatti l'affluenza possibile sopra al milione e mezzo di votanti.

Gli appelli si sono moltiplicati nelle scorse ore, perché l'obiettivo più importante, ripetono i candidati, è quello di arrivare a un milione di persone. Se uno dei "tre moschettieri", come sono stati ribattezzati, toccherà il 50% più uno dei voti verrà proclamato segretario nel corso dell'Assemblea nazionale in programma per domenica 17 marzo. Altrimenti i due più votati arriveranno al ballottaggio e a scegliere il segretario saranno i mille delegati.

"Serve una nuova stagione dei democratici - sono state le parole di Martina - serve un nuovo Partito democratico unito, aperto, plurale. Io mi candido per questo, noi ci candidiamo per questo. Sarà un grande lavoro, sarà un lavoro soprattutto per gli italiani, fianco a fianco come devono fare i democratici in questo tempo".

Zingaretti ha invece ricordato l'impossibilità di accordi con i Cinque Stelle: "Non ci può essere alcuna alleanza. Quando la polarizzazione sarà tra un campo democratico e la risorgente destra illiberale, xenofoba e razzista, tante forze moderate, sinceramente liberali e anche nobilmente conservatrici dialogheranno con un Pd aperto, unitario e capace di andarsi a riprendere il suo popolo".

Giachetti ha rimarcato la distanza: "Se il Pd prende la strada di un accordo col M5S, è una cosa contraria ai miei principi e valori".

In Sardegna i seggi sono 160, 110 i candidati divisi nei collegi di Cagliari-Sulcis, Nuoro-Oristano-Medio Campidano-Ogliastra, Sassari-Gallura.

(Unioneonline/s.s.)

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