Lo scontro sui migranti tra Italia e Francia diventa un caso diplomatico.

Il ministero degli Esteri francese ha convocato l'ambasciatrice italiana Teresa Castaldo in seguito alle frasi di Luigi Di Maio.

Frasi che Parigi ha definito "inaccettabili e senza motivo".

Interrogato sulla strage di migranti durante il suo tour elettorale in Abruzzo, Di Maio aveva puntato il dito contro la Francia: "Smettiamo con le lacrime di coccodrillo. Se vogliamo parlare degli effetti continuiamo con la retorica dei morti in mare, ma dobbiamo parlare delle cause perché se oggi c'è gente che parte è perché alcuni Paesi europei con in testa la Francia non hanno mai smesso di colonizzare l'Africa", aveva detto.

E poi, non pago: "Stampano una propria moneta, il franco delle colonie, con cui finanziano il debito pubblico francese. L'Unione europea dovrebbe sanzionare i Paesi come la Francia che stanno impoverendo gli Stati africani".

Anche dopo la convocazione dell'ambasciatore, il vicepremier non fa passi indietro: "Non credo che quello con la Francia sia un caso diplomatico. È vero quello che ho detto, che la Francia, stampando una moneta per 14 Stati africani impedisce il loro sviluppo e contribuisce alle partenze di profughi che muoiono nel Mediterraneo o arrivano sulle nostre coste".

"DI MAIO DISSENNATO" - E il Pd va all'attacco: "Le dissennate dichiarazioni di Di Maio rischiano di aprire una guerra diplomatica con un Paese storicamente alleato e nostro vicino. Domani il Pd chiederà l'immediata convocazione in aula del ministro degli Esteri Moavero, del tutto scomparso in questa fase. Qualcuno deve far capire a Di Maio che non è più un ragazzo che sta sui tetti di Montecitorio, ma il vicepresidente del Consiglio".

"Di Maio e Di Battista ridicolizzano 70 anni di politica estera italiana", rilancia Matteo Renzi su Twitter.

(Unioneonline/L)

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