Nuovi guai giudiziari in vista per Harvey Weinstein, dopo la condanna a 23 anni subita a New York nei mesi scorsi per alcuni abusi sessuali rinfacciatigli a distanza di tempo nel mondo del cinema sull'onda della campagna denominata "MeToo".

L'ex potentissimo produttore di Hollywood, già grande donatore del Partito Democratico americano e dei Clinton, se la dovrà questa volta vedere con la giustizia britannica per uno dei presunti episodi avvenuti durante i periodi da lui trascorsi a Londra in passato per la produzione di alcuni film.

A chiamarlo in causa in questo caso è una ex aspirante regista - il cui nome viene coperto dal riserbo secondo la prassi legale britannica - comparsa oggi per un'udienza preliminare in video collegamento dinanzi a un collegio di tre giudici di una Corte d'Appello londinese incaricato di decidere sull'ammissibilità del dossier.

Secondo un avvocato che assiste la denunciante, quest'ultima ha fatto a porte chiuse rivelazioni "sbalorditive" su "orrende molestie sessuali" contestate a Weinstein. Accuse che la corte dovrà decidere nei prossimi giorni se trasformare in imputazioni vere e proprie per trascinare eventualmente di nuovo a processo il 68enne produttore in disgrazia.

(Unioneonline/v.l.)
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