"Gli Stati Uniti non accetteranno la scadenza di fine anno indicata da Pyongyang per sbloccare lo stallo negoziale sulla denuclearizzazione della penisola e sollecitano il Nord a ritornare ai colloqui".

Lo ha dichiarato Stephen Biegun, inviato speciale americano sul dossier nordcoreano, durante la sua visita a Seul, sottolineando come le recenti posizioni del regime di Kim Jong-un siano "ostili, negative e inutili".

"Su questo punto, lasciatemi essere assolutamente chiaro: gli Usa non hanno una scadenza. È tempo, invece, di portare a termine il nostro lavoro", ha poi aggiunto, paventando la possibilità di nuove provocazioni da parte di Pyongyang, dopo l'annuncio di un "test decisivo", eseguito nei giorni scorsi nel sito di lancio di razzi di lungo raggio a Sohae, nel nord-ovest del Paese.

"Siamo pienamente consapevoli della possibilità reale della Corea del Nord che faccia una provocazione nei prossimi giorni. A dir poco, un'azione da tale genere sarebbe la più dannosa per raggiungere una pace duratura sulla penisola coreana", ha detti ancora Biegun.

L'inviato speciale americano ha infine sollecitato la Corea del Nord a tornare a sedersi al tavolo negoziale. "Lasciatemi parlare direttamente alle nostri controparti nordcoreane - ha aggiunto incontrando i media -: è tempo per noi di fare il nostro lavoro. Facciamo in modo che succeda. Siamo qui. E voi sapete come raggiungerci".

Gli Usa, ha concluso, hanno offerto "molti modi creativi" per procedere verso accordi equilibrati che soddisfino entrambe le parti.

(Unioneonline/F)
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