"Dopo aver esaminato attentamente tutti gli argomenti di questo dibattito giuridico, abbiamo concluso che l'insediamento delle colonie israeliane in Cisgiordania non è contrario al diritto internazionale".

Così il segretario di Stato Mike Pompeo in una conferenza stampa che rinnega, di fatto, l'opinione del dipartimento di Stato del 1978. La Casa Bianca ha ricevuto il consenso del primo ministro Benjamin Netanyahu: "La decisione riflette una verità storica, il popolo ebraico non è colonialista straniero in Giudea e Samaria".

"La politica dell'amministrazione Trump - ha proseguito il leader di Tel Aviv - è anche corretta. Restiamo pronti e desiderosi di condurre negoziati di pace con i palestinesi su qualsiasi stato finale in uno sforzo di raggiungere una tregua durevole, ma continueremo a respingere ogni argomento che riguarda l'illegalità degli insediamenti".

Anche l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini ha commentato le parole di Pompeo: "La nostra posizione rimane invariata, tutte le attività di questo tipo rimangono illegali e non permettono la fine degli scontri, come ribadito dalle Nazioni Unite e dal Consiglio di Sicurezza".

(Unioneonline/M)
© Riproduzione riservata