Sasha è un bimbo di circa sei mesi, nato lo scorso aprile in Russia senza occhi perché affetto da anoftalmia SOX2, una rara sindrome che colpisce un neonato su un quarto di milione.

La mamma, una giovane cresciuta in un orfanotrofio, ha deciso di rinunciare a crescere il piccolo poiché non si sente in grado, vista la sua già precaria condizione, di occuparsi di un bimbo in una situazione così critica, e così Sasha cerca casa.

"Lui è un bimbo molto socievole e vivace – hanno spiegato alle testate locali le dottoresse che se ne stanno occupando – e non è molto diverso da altri piccoli della sua età: ama giocare e nuotare".

Seppur non riesca a vedere nulla, Sasha sorride e interagisce con le voci familiari che riesce a riconoscere. Ed è ora in attesa di un intervento per rimuovere due piccole cisti dalla fronte, perché molti bambini che soffrono di questo tipo di sindrome possono poi andare incontro a ulteriori complicazioni di salute.

Il piccolo, dunque, resta ora in attesa di adozione o affidamento. E seppur nessuno dalla Russia si sia ancora fatto avanti, la speranza è che qualcuno possa offrirsi dall'estero.

Di recente Sasha è stato portato a San Pietroburgo, dove i chirurghi gli hanno impiantato minuscole sfere oculari per assicurarsi che il suo viso non si deformi con gli anni.

Operazioni di questo tipo saranno necessarie ogni sei mesi per tutto il periodo della crescita.

(Unioneonline/v.l.)
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