Nuove sospensioni nel mondo per il vaccino anti-Covid AstraZeneca, che dopo lo stop, quasi congiunto, in Italia, Francia e Germania, che ha fatto seguito a quello di Danimarca e Austria, è stato bloccato anche in Spagna, Slovenia, Portogallo, Svezia e in molti altri Paesi.

Una decisione effettuata "a scopo precauzionale", in realtà, perché come spiega oggi Giorgio Palù, presidente dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco), sul Corriere della sera, "l'evidenza scientifica di un nesso causa-effetto al momento non c'è". E che ha avuto "origine dall'iniziativa del Paul Ehrlich Institute, l'ente regolatorio e di ricerca tedesco. L'istituto ha suggerito al ministro della Salute Jens Spahn di sospendere temporaneamente e in forma cautelativa il preparato di AstraZeneca in seguito al verificarsi di 6 casi di tromboembolia".

I DATI - "Nei 12 milioni di vaccinati del Regno Unito e nei 5 milioni dell'Unione europea, i casi registrati di questi eventi gravi erano finora prevalenti in persone anziane, età media 70 anni - rileva Palù - l'incidenza è dunque nettamente inferiore a quella di un caso su mille circa, tipico di queste manifestazioni. Bisognerà vedere se le donne morte in Germania avevano condizioni predisponenti la trombosi come l'assunzione di pillola anticoncezionale oppure altre alterazioni di base della coagulazione". "È improbabile un nesso causale diretto tra vaccinazione e decessi - continua Palù - al massimo potrebbe esserci una concausa nel senso che i problemi potrebbero riguardare solo persone predisposte a sviluppare queste patologie.

L'autorizzazione ad AstraZeneca da parte di Ema è stata data condizionatamente a una costante valutazione rischi-benefici. L'agenzia e le autorità sanitarie nazionali svolgono un'azione di stretta sorveglianza proprio per intervenire rapidamente".

L'EMA - Ora, tuttavia, il tempo stringe, e sono molti a sollecitare all'Ema, Agenzia europea del farmaco, una risposta in merito - che dovrebbe arrivare nella giornata di giovedì - chiara e tempestiva. Perché, anche in Italia, non c'è un piano B rispetto a Astrazeneca. La "sospensione cautelativa", oltre al drammatico effetto "emozionale" sui cittadini, rischia infatti di rallentare una campagna che, invece, il premier Mario Draghi vuole che riparta subito e in maniera massiccia.

"Non ci sono indicazioni che le vaccinazioni possano aver provocato questi eventi" ma l'Ema sta conducendo "un'analisi rigorosa sugli eventi tromboembolici", e sta valutando "caso per caso le reazioni sospette", ha spiegato, dopo le valutazioni preliminari, Emer Cooke, direttore esecutivo dell'Ema.

La fiducia del governo nello sprint alla campagna dei vaccini resta comunque intatta. Ed è questa una delle priorità a cui, in questi giorni, Draghi continua a lavorare con la massima attenzione.

LE INDAGINI IN ITALIA - Ipotizza l'omicidio colposo, al momento contro ignoti, l'indagine della procura di Biella sulla morte di Sandro Tognatti, avvenuta a diciassette ore di distanza dalla somministrazione del vaccino AstraZeneca. In attesa dell'autopsia, in programma domani mattina, il procuratore Teresa Angela Camelio, che coordina le indagini, non ha escluso la "sussistenza di nesso eziologico" tra l'inoculazione e il decesso. E, prima ancora che l'Aifa vietasse del tutto l'uso del vaccino, ha disposto il sequestro del lotto "incriminato". Oltre 393mila flaconi che i carabinieri del Nas hanno prelevato in tutta Italia, negli hub di distribuzione e nei centri di vaccinazione a cui erano stati consegnati. Il lotto ABV5811 è stato il secondo a finire sotto sequestro dopo l'ABV2856, bloccato nei giorni scorsi in seguito alla morte del sottufficiale della Marina militare Stefano Paternò in Sicilia. Sulla sua morte indaga la procura di Siracusa che, in attesa dell'esito dell'autopsia e dei risultati degli esami istologici e tossicologici, ha autorizzato i funerali. Esclude legami con la vaccinazione anti Covid, invece, la Procura di Agrigento in merito al decesso di un operatore sanitario di Licata in servizio in una casa di riposo di Palma di Montechiaro. All'uomo, per altro, era stata inoculata una dose Pzifer. Biella si aggiunge dunque alle altre procure che già indagavano sul vaccino, tra cui appunto Catania, Trapani, Siracusa, Bologna e Napoli. E proprio nel capoluogo campano si registra un altro caso sospetto, quello della 54enne Sonia Battaglia. La donna lotta tra la vita e la morte all'ospedale del Mare, ricoverata in terapia intensiva dopo una dose AstraZeneca del lotto ABV5811, lo stesso del professore biellese. Come il musicista, non aveva patologie pregresse: "E' sempre stata sana come un pesce - raccontano i famigliari - e anche dopo il vaccino sembrava stesse bene, tanto che è andata a lavorare. Due giorni dopo ha avuto la febbre, dormiva in continuazione, non riusciva a parlare" fino a diventare "totalmente immobile". I legali dei famigliari di Anna Maria Mantile, la professoressa morta a Napoli a distanza di alcuni giorni dalla somministrazione di una dose del vaccino anglo-svedese, hanno intanto chiesto alla Procura di Napoli l'acquisizione della documentazione sui dati inerenti le controindicazioni emerse nel corso della fase sperimentale del vaccino, somministrato ad oltre un milione di italiani. Per l'esattezza, le dosi utilizzate sono 1.093.800 sulle 2.196.000 consegnate, ovvero il 49.8% di quelle arrivate nel nostro paese. Le prime inoculazioni l'11 febbraio, quando ne furono fatte 2.919, mentre il picco al momento è stato raggiunto venerdì scorso, con 64.684 dosi somministrate.

(Unioneonline/v.l.)
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