No alla seconda dose di vaccino se dopo la prima il vaccinato si infetta. Lo scrive l'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, in una nuova Faq pubblicata sul sito.

Nel caso di infezione da SARS-CoV-2 dopo la prima iniezione, spiega, il contagio stesso rappresenta un potente stimolo per il sistema immunitario che si somma a quello fornito dalla prima dose di vaccino e conferisce una risposta immunitaria specifica per il virus.

Nella maggioranza della popolazione, spiega l'Aifa, "la prima dose di vaccino evoca un'iniziale risposta immunitaria che conferisce una protezione solo parziale. Questa inizia, a seconda del tipo di vaccino dopo circa 2-3 settimane dalla prima dose, mantenendo quindi il rischio di COVID-19 ancora consistente, seppur ridotto. La seconda dose di vaccino è necessaria, quindi, per incrementare la risposta immunitaria e ottenere la protezione vaccinale ottimale".

Nel caso però di infezione da SARS-CoV-2 dopo la prima dose di vaccino, "non è indicato somministrare a queste persone la seconda dose vaccinale". La vaccinazione parziale e la successiva infezione, precisa l'Aifa, "non precludono un eventuale richiamo della vaccinazione anti COVID-19 nel futuro, se i dati sulla durata della protezione immunitaria indicheranno questa necessità".

(Unioneonline/D)
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