La Polizia di Stato di Trapani ha fermato, con le accuse di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina aggravato e naufragio, un ventunenne del Ciad che sarebbe stato alla guida del gommone naufragato l'11 novembre scorso a largo delle coste libiche.

Il natante, soccorso dalla nave Open Arms, aveva a bordo circa 120 persone, di cui 6 rimaste vittime del naufragio.

Per identificarlo decisive, come spiega la polizia, sono state "le ricostruzioni effettuate attraverso le testimonianze dei migranti che hanno raccontato la dinamica del viaggio, culminato con la rottura dello scafo in gomma e la caduta in mare degli occupanti, nonché offerto significativi elementi indiziari a carico dell'indagato".

Dopo il terribile incidente i superstiti erano stati trasportati sulle coste siciliane e posti in regime di quarantena, in attesa di poter essere trasferiti nelle strutture di accoglienza.

(Unioneonline/v.l.)
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