Aumentano i contagi, i ricoveri, le terapie intensive e anche - non di poco - le vittime.

Un bollettino da guerra quello odierno del ministero della Salute sulla situazione coronavirus in Italia. Si rilevano altri 8.804 casi, record da inizio epidemia, su 162.932 tamponi (record anche questo). Il rapporto tra positivi e casi testati (che sono 98.542) è dell'8,93%, in aumento rispetto a ieri quando era dell'8,37%. Il totale delle persone contagiate sale a 381.602.

Sono ben 83 le vittime di giornata, portano il totale a 36.372. Era dal 5 giugno, con 85 decessi, che non si vedeva un numero così alto. Altri 1.899 pazienti sono guariti, per un totale di 245.964.

Gli attualmente positivi sfiorano quota 100mila: sono 99.266, 6.821 più di ieri. In forte crescita ricoveri (+326, salgono a 5.796) e terapie intensive (+47, ora sono 586). I restanti 92.884 positivi sono in isolamento domiciliare.

In tutte le Regioni si registrano nuovi contagi, la Lombardia supera quota 2mila, mentre Campania e Piemonte superano i mille. Sono 2.067 i casi registrati in Lombardia, 1.127 in Campania, 1.033 in Piemonte, 600 in Veneto, 594 nel Lazio, 581 in Toscana, 453 in Emilia Romagna, ben 432 nella piccola Liguria. Poi Sicilia 299, boom in Umbria con 263 casi, Puglia 257, Abruzzo 203, Sardegna 186. La Regione con meno contagi è il Molise con 30 nuovi casi registrati.

La Lombardia è anche la Regione con più decessi, 26, contro gli 11 del Veneto, i 9 della Campania, i 7 di Lazio, Sicilia e Puglia.

(Unioneonline/L)
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