La situazione Covid nel nostro Paese sta peggiorando da nove settimane e questo ormai si riflette anche dal punto di vista di un maggiore carico sui servizi sanitari. E il rischio che tutto possa precipitare in poco tempo c'è.

La fotografia settimanale dell'Istituto superiore di sanità lo dice chiaramente: il quadro attuale "evidenzia importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale. Al momento i dati confermano l'opportunità delle ulteriori misure di prevenzione e controllo adottate dalle Regioni e Province autonome e invitano ad essere pronti all'attivazione di ulteriori interventi in caso di peggioramento".

Colpa di un rilassamento delle misure, in particolare per eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati, e dei comportamenti individuali che rendono "concreto il rischio di un rapido peggioramento epidemico".

Passando ai numeri, negli ultimi 14 giorni l'incidenza cumulativa è di 34,2 per 100mila abitanti (periodo 14/9-27/9 contro i 31,4 per 100mila abitanti nel periodo 7/9-20/9). Si alza di un anno l'età mediana dei casi: 42 anni contro i 41 della settimana precedente.

L'INDICE RT - Quanto all'indice di trasmissibilità, nel periodo 10-23 settembre 2020, è pari a 1,01 e diventano 12 le Regioni con un Rt maggiore di 1 (la Sardegna in leggero aumento, da 0,77 a 0,86).

Bisogna tuttavia "interpretare con cautela - afferma il report - l'indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell'epidemia. Infatti l'Rt calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l'indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale".

I FOCOLAI - I focolai attivi salgono complessivamente a 3.266, di cui 909 nuovi: la settimana scorsa ne erano stati segnalati 2.868 di cui 832 nuovi.

Si mantiene stabile la percentuale dei focolai che si sono verificati in ambito familiare (76,5% di tutti i focolai attivi vs 76,1% la settimana precedente). Aumenta la percentuale di focolai in ambito lavorativo (7,2% vs 5,6% la scorsa settimana) e diminuiscono invece i focolai associati ad attività ricreative (4,5% vs 6,3% la settimana precedente).

LE SCUOLE - E' ancora presto invece per misurare l'effetto della riapertura delle scuole sull'andamento dell'epidemia.

E' vero che questa settimana sono stati segnalati anche 14 focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, ma "attualmente non è sempre confermata".

"Continuano ad aumentare i casi di Covid-19 nel nostro Paese e l'Rt supera anche di poco l'unità - commenta Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione ministero della Salute -. Si registrano focolai e casi sporadici un po' in tutte le regioni italiane il che sta a dimostrare una trasmissione diffusa del virus. Anche se non si registra un sovraccarico delle strutture ospedaliere, i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva tendono gradualmente ad aumentare. Si raccomanda di tenere comportamenti prudenti: distanziamento fisico, mascherine, lavaggio delle mani e soprattutto evitare assembramenti di qualsiasi tipo".

(Unioneonline/D)
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