"Johnny non è più l'uomo spietato di un tempo, ha passato 46 anni in galera ed è cambiato. Ha sbagliato ancora, non doveva evadere, ma lo ha fatto per amore".

A parlare, in un'intervista al Corriere, è Giovanna Truzzi, 61enne italiana di origini sinti che vive nel Vicentino, donna di Giuseppe Mastini, catturato ieri in un casolare delle campagne di Sassari. Johnny lo Zingaro aveva deciso di evadere proprio per lei.

I due si erano visti l'ultima volta la mattina del 5 settembre. Hanno passato una decina di giorni insieme, "bellissimi" dice lei, ospiti della comunità di don Gaetano a Sassari. "Ci aveva dato una stanza tutta per noi, lui chiedeva di cucinargli spaghetti allo scoglio e la frittura, poi, nel rispetto degli orari, andavamo in spiaggia e a passeggiare tra i boschi. Aveva bisogno di guardare la natura, è un uomo diverso da quello che ho conosciuto per la prima volta nel 1973".

Johnny non le ha detto che voleva evadere: "Ma alle 11 di mattina del 5 settembre, un'ora prima della scadenza del permesso, mi ha detto di non accompagnarlo al carcere come facevo sempre. L'ho guardato e ho capito che stava male, ma non pensavo volesse evadere di nuovo".

I due si sono conosciuti a Roma: "Avevo 13 anni come lui, i miei genitori erano giostrai e io li aiutavo, fu un colpo di fulmine. Ma i genitori non volevano e scappammo insieme". La "fuitina" non finì bene, lei fu ripresa dai genitori: "Decisi di cancellarlo e anni dopo trovai un marito da cui ho avuto tre figli, sembrava tutto finito ma nel 2017 - ero separata da 25 anni - mi chiama e mi dice che vuole rivedermi, e così torniamo insieme".

(Unioneonline/L)
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