Un brutale omicidio, che lascia sgomenta un'intera città. Don Roberto Malgesini, prete dei poveri e dei bisognosi, è stato brutalmente ucciso questa mattina a Como, raggiunto da una serie di coltellate, tra cui quella decisiva infertagli al collo, per mano di uno straniero con problemi psichici e mentre si apprestava al consueto giro di distribuzione delle prime colazioni.

Sotto casa, nella canonica di San Rocco, c'è ancora la sua Panda grigia con tutto il necessario. Probabilmente il sacerdote ha trovato l'omicida, un 53enne tunisino con vari decreti di espulsione alle spalle, ad aspettarlo: era una persona che don Roberto conosceva, un senzatetto al quale forniva assistenza e con il quale pare fosse anche in buoni rapporti. Resta da capire cosa sia successo tra i due, perché non vi sarebbero testimoni dell'aggressione.

Il corpo era a una ventina di metri dall'auto. Dopo avere ferito mortalmente il prete, l'omicida è andato a piedi a costituirsi alla caserma dei carabinieri, che dista circa 400 metri da San Rocco. E lasciando evidenti tracce di sangue lungo il percorso.

Il vescovo Oscar Cantoni ha benedetto la salma di don Roberto prima che fosse portata via dagli addetti ai servizi funebri. Sul luogo del delitto, a pochi metri dall'ingresso della chiesa, si è formata anche una folla di fedeli, parrocchiani e immigrati.

DOLORE E LACRIME - In tanti, moltissimi di origine straniera, con gli occhi lucidi, sono arrivati con il passare delle ore. "Per me era come un padre - ha raccontato Gabriel Nastase, 36 anni - quando sono arrivato dalla Romania, solo, senza casa e lavoro, è stato lui il primo ad aiutarmi, poi ho trovato un'occupazione ma con lui sono sempre rimasto in contatto, se avevo bisogno di medicine, di essere accompagnato per una visita, chiamavo lui. Non meritava di morire così, spero ci sia giustizia". "Io venivo qui tutte le mattine per prendere qualcosa da mangiare - ha raccontato un giovane ghanese seduto sui gradini della chiesa - anche stamattina sono arrivato alle 7,30 e ho visto un corpo per terra ma non mi hanno fatto avvicinare. Solo dopo ho saputo che era Don Roberto: per me oggi è una giornata molto triste, non me la sento neppure di mangiare".

LUTTO CITTADINO - Il sindaco di Como, Mario Landriscina, ha annunciato che proclamerà il lutto cittadino. Commosso anche il ricordo su Facebook del governatore lombardo Attilio Fontana: "Da anni Don Roberto all'alba portava i pasti caldi ai poveri della città. Una vita dedicata agli ultimi, un esempio per tutti noi".

(Unioneonline/v.l.)
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