"Per quale ragione si è arrampicata su quel traliccio? Forse il bambino le è sfuggito e si è inoltrato nella boscaglia? Forse voleva esplorare la zona intorno da una posizione privilegiata? Perché è caduta?".

Sono le domande della famiglia di Viviana Parisi, la dj scomparsa il 3 agosto scorso, assieme al figlio Gioele, di 4 anni, e trovata morta nelle campagna di Caronia, nel Messinese.

A porli pubblicamente sulla propria pagina Facebook è Claudio Mondello, uno dei due legali e cugino di Daniele Mondello, marito di Viviana. "Sono le stesse preoccupazioni che ha tutta la famiglia", conferma l'altro penalista, l'avvocato Pietro Venuti che oggi incontrerà il procuratore di Patti, Angelo Cavallo.

Ieri Claudio Mondello, sempre su Fb, aveva cercato di fare una ricostruzione dell'accaduto alla ricerca, anche lui, di risposte.

Il punto di partenza è "il profondo turbamento emotivo" di Viviana che "vuole recarsi alla 'Piramide della Luce'', un'installazione artistica, ma anche spirituale e mistica e lei era diventata molto religiosa". Tanto che, raccontano i familiari, leggeva spesso la Bibbia. Ed era stata molto scossa dall'emergenza Covid-19, da temere per la vita di tutti e in particolare del suo piccolo Gioele.

Il percorso sull'autostrada Messina-Palermo è interrotto dall'uscita a Sant'Agata di Militello dove una o più telecamere private di sistemi di videosorveglianza la collocano con il bambino in auto vicino a un distributore di servizio, forse per fare benzina. Poi l'incidente stradale, la foratura di un pneumatico della sua auto, il fermo in un'area di sosta e la fuga nelle campagne accidentate. E la tragedia finale con due diverse ipotesi, per Claudio Mondello: l'omicidio-suicidio o un incidente, perché "è una zona, quella in cui ci si smarrisce, irta di pericoli sia per la morfologia del terreno che per la fauna autoctona e, dato che nelle vicinanze insistono insediamenti umani, forse anche domestica".

(Unioneonline/v.l.)
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