Otto mesi e 400 euro di multa.

Questa la richiesta formulata dal pm di Milano Nicola Rossato nel processo che vede imputato Marco Carta, accusato del furto di magliette del valore di 1.200 euro alla Rinascente di Milano.

La difesa rappresentata dagli avvocati Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta ha chiesto invece l'assoluzione piena.

I legali di Carta, il cui arresto non era stato convalidato nell'immediatezza, avevano chiesto il processo abbreviato condizionato all'acquisizione dei filmati delle telecamere, immagini che sono state mostrate nel corso dell'udienza che si è svolta a porte chiuse.

"Siamo fiduciosi, non abbiamo dubbi sulla dinamica di quanto accaduto nel camerino e nel bagno. I video mostrano quello che è sempre stato detto, ossia che non c'è la prova contro Carta", spiega Giordano. "Non abbiamo formulato subordinate, ma solo l'assoluzione piena perché non abbiamo dubbi", precisa Annetta.

"Marco ha dovuto subire la gogna di un processo, ma è molto fiducioso non solo perché è sicuro della sua innocenza, ma anche perché ha visto le immagini e ha letto la nostra memoria difensiva", concludono gli avvocati.

L'episodio di cui è accusato il cantante vede protagonista anche un'amica, Fabiana Muscas, 53 anni, che ha chiesto di essere ammessa all'istituto della messa alla prova, ovvero di potere svolgere lavori di pubblica utilità in un'associazione che si occupa di donne vittime della tratta della prostituzione a Cagliari.

Per lei l'udienza è in programma il 17 dicembre quando il giudice deciderà se ammettere la richiesta di messa alla prova della donna, assistita dal legale Giuseppe Castellano, al programma che durerà 52 settimane.

(Unioneonline/D)
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