La polizia postale indaga su una serie di macabri post comparsi su Facebook per denigrare Sinisa Mihajlovic, il tecnico del Bologna che sta lottando contro la leucemia.

Il faro delle autorità è scattato dopo la denuncia della società emiliana, indignata, al pari dei tifosi, da alcune "battute" (si fa per dire) di assoluto cattivo gusto comparse sulla pagina "Il calcio ai tempi di WhatsApp" (che al momento pare irraggiungibile).

Frasi che con il mondo dello sport e del pallone non hanno nulla a che fare e che vanno anche oltre i classici sfottò tra tifosi di fede diversa.

Qualche esempio? "Gol di Ramsey, Rip Sinisa" (riferimento alla leggenda metropolitana nata in Inghilterra che vuole che dopo ogni rete del centrocampista gallese, oggi alla Juventus, muoia un personaggio famoso).

E ancora: "Il motivo di giocare Bologna-Spal di Venerdì non lo vedo. Forse perchè avevano paura che Mihajlovic non arrivasse vivo a domenica?". Oppure: "Mihajlovic che ha deciso? Presenzierà domenica contro la Roma o c'ha la bua pure stavolta? Giusto per sapere eh, visto che ogni volta cambia idea".

Frasi inaccettabili, cui hanno reagito innanzitutto i tifosi rossoblù, che hanno subissato la pagina di critiche e addirittura insulti.

Poi è arrivata la denuncia del Bologna Calcio, deciso ad andare fino in fondo per mettere gli autori dei post di fronte alle proprie responsabilità.

(Unioneonline/l.f.)
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