È stato un vero e proprio agguato quello portato a termine oggi al parco degli Acquedotti, alla periferia di Roma.

Uno sparo, esploso da distanza ravvicinata, ha ucciso "Diabolik", soprannome di Fabrizio Piscitelli, noto ultras della Lazio coinvolto in vicende giudiziarie.

Sul posto c'è la polizia che sta effettuando i rilievi. A seguire le indagini saranno anche i magistrati della DDA, mentre la Procura ha aperto un fascicolo, per ora a carico di ignoti.

L'allarme è stato dato nel pomeriggio da un passante.

Il colpo ha raggiunto la vittima mentre questi dava le spalle al suo assassino - sembra qualcuno vestito da runner per confondersi tra le tante persone che facevano jogging - e lo ha centrato alla testa, trapassandogli il cranio all'altezza dell'orecchio sinistro, dall'alto verso il basso.

Piscitelli, che era seduto su una panchina, probabilmente aveva un appuntamento con chi poi lo ha ucciso.

"Diabolik" in un fermo immagine (Ansa)
"Diabolik" in un fermo immagine (Ansa)
"Diabolik" in un fermo immagine (Ansa)

"Diabolik", già a capo degli Irriducibili (il gruppo più oltranzista della curva Nord), era stato arrestato sei anni fa in una casa romana usata come nascondiglio per sfuggire alla Guardia di finanza. Per lui l'accusa era quella di guidare un gruppo criminale coinvolto in un traffico di droga internazionale tra l'Italia e la Spagna. In quell'appartamento era stato trovato un arsenale. E nel 2015 era stato condannato per la tentata scalata alla Lazio. Nel 2016 gli erano stati sequestrati beni per due milioni di euro e anche la villa a Grottaferrata.

(Unioneonline/s.s.)
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