"Il bambino si lamentava, io non riuscivo a dormire, mi sono alzato e l’ho picchiato, l’ho visto che non respirava più, non credevo che l’avrei ucciso".

È uno stralcio della confessione del 25enne croato responsabile della morte del figlio di 2 anni e mezzo, ucciso nel suo appartamento a Milano, in zona San Siro.

L'uomo, arrestato, è stato accusato anche dalla moglie: "Lo picchiava a mani nude ed era già successo; quando mio marito fumava droga andava fuori di testa".

Parole che spiegano i numerosi lividi presenti sul corpo del bambino, riconducibili a diversi episodi. Sotto le bende che fasciavano i piedini, ustioni, bruciature, che sembrano essere state fatte con un accendino. È stata la madre a dirlo, anche se il padre ha negato di aver bruciato i piedi del figlio.

Il pm intanto ha chiesto la convalida del fermo con l'accusa di omicidio aggravato. L’accusa di maltrattamento potrebbe essere formulata dopo l'autopsia.

(Unioneonline/D)
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