«Mia madre è morta di Covid nella stessa camera di degenza in cui sono ricoverata anche io». Con una testimonianza drammatica, Carbonia scopre di dover aggiornare la conta dei decessi per coronavirus. A dare la triste notizia della morte di Francesca Guidotti, pensionata di 79 anni, è stata sua figlia Stefania direttamente da una stanza del Santissima Trinità di Cagliari. Sconvolta dal dolore e lei stessa ricoverata in condizioni critiche ma stazionarie a causa del Covid, ha affidato ai social il racconto di questa drammatica vicenda che coinvolge la sua famiglia.

Il post

Lo ha fatto rispondendo su Facebook al sindaco Paola Massidda che lamentava la carenza di informazioni su quanto sta accadendo ormai da quasi tre settimane al Sirai. L'ospedale è ostaggio in sostanza di tre focolai di coronavirus. Il primo è esploso nel reparto di Medicina, in cui Francesca Guidotti era ricoverata sino a pochi giorni prima che emergesse la notizia dei venti degenti positivi più una quindicina fra infermieri e medici, poi ad inizio 2021 è stata la volta - quasi in contemporanea - della Traumatologia e della Chirurgia con un'altra quindicina di episodi.

Ed è, appunto, proprio in Medicina che la pensionata era ricoverata nelle giornate in cui, nel reparto, molto probabilmente ancora non si sapeva della diffusione del virus la cui entità è emersa in tutta la sua gravità attorno al 19-20 dicembre. E nei giorni precedenti altri pazienti sono stati dimessi.

Il contagio

La famiglia è immersa nel dolore e nella preoccupazione perché oltre alla figlia della pensionata, risultano positivi (ma sono a casa in discrete condizioni di salute) anche il genero e le due nipoti. Pur senza commentare, sono i familiari a fornire i dettagli della vicenda dopo che Stefania, in un post sui social, ha condiviso con tutti il tragico epilogo di questa storia: «Mia madre è morta - puntualizza - nella stessa stanza in cui anche io sono ricoverata per polmonite». Vi sarebbe più di un sospetto che la donna avesse contratto il Covid in Medicina, «in cui era stata ricoverata - scrive - per una patologia di normale gestione». La donna era entrata in reparto il 5 dicembre con tampone dall'esito negativo. Nessun tampone al momento della dimissione. Poi la pensionata, per poter essere meglio seguita nel decorso post ospedaliero, è rimasta in casa con figlia e genero. Col passare dei giorni, però, tutta la famiglia ha cominciato ad un certo punto ad avvertire i sintomi tipici del virus (febbre, tosse, respiro molto affannoso) sino a quando a fine dicembre non è scattato il ricovero a Cagliari sia per Francesca Guidotti che per la figlia. Due sere fa il tragico epilogo. I familiari non puntano l'indice nei confronti di nessuno ma l'evoluzione stessa della vicenda lascia il terribile sospetto che la pensionata sia rimasta vittima del focolaio esploso al Sirai per il quale il primo cittadino ribadisce la presa di posizione: «Situazione molto preoccupante».

Andrea Scano
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