È ancora fermo lì il mercantile incagliato nelle acque di Sant'Antioco da sabato scorso.

Le condizioni meteo sono migliorate e il luogo è costantemente presidiato dalla Protezione civile, ma i mezzi antinquinamento che dovevano arrivare da Trapani ancora non si vedono. Il forte vento ha ritardato inevitabilmente le operazioni di recupero.

La Capitaneria di Porto ha emesso un'ordinanza per vietare il transito e l'avvicinamento di altre imbarcazioni nell'area di mare antistante. E, in attesa dell'arrivo del mezzo antinquinamento del ministero, si è svolto un briefing tra la Guardia Costiera e la società che dovrebbe disincagliare il mercantile e rimorchiarlo in porto.

Il sindaco di Sant'Antioco Ignazio Locci ieri ha lanciato l'allarme sulla chiazza oleosa, ma allo stesso tempo ha rassicurato i cittadini: "L'imbarcazione è danneggiata, ha avuto piccoli sversamenti di gasolio, ma per fortuna il colpo sugli scogli non sembra aver intaccato i serbatoi che si trovano sul lato meno esposto. Pare che la chiazza sia circoscritta intorno alla nave", ha detto.

Il primo cittadino ha elogiato le istituzioni "che si sono mosse con rapidità", ma - ha aggiunto - "ora abbiamo bisogno di altrettanta tempestività perché si intervenga appena possibile".

Si temono ulteriori sversamenti visto che il cargo, seppur ancorato alle rocce, è ancora in balia delle onde.

I sindaci dei comuni che insistono sul golfo di Palmas sono preoccupati che la chiazza possa spostarsi verso le coste e le spiagge del sud ovest della Sardegna.

E rassicurazioni in tal senso sono arrivate dal ministro dell'Ambiente Segio Costa: "Le condizioni di Cdry Blue sono monitorate minuto per minuto da uomini e mezzi messi in campo dalla Guardia Costiera di Cagliari: dopo il salvatagglio, sono in corso i controlli nell'ambito delle operazioni di disincaglio e contenimento degli idrocarburi presenti a bordo dell'imbarcazione".

Il disincaglio potrebbe avvenire tra il 26 e il 27 dicembre.

(Unioneonline/L)

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