Infissi che cadono, infiltrazioni d'acqua, pioggia di calcinacci: l'ex ospedale Crobu, a Iglesias, per anni simbolo di eccellenza della sanità è, ormai, emblema di abbandono e rischi.

Non a caso Forestas - l'Agenzia regionale che si occupa di patrimonio ambientale - si accinge a cambiare casa. Ciò accade poco più di due anni dall'inaugurazione (in pompa magna) dei due piani che erano stati concessi in comodato dall'Ats-Assl per far sì che Iglesias diventasse sede territoriale dell'ex Ente foreste. Ma non è bastato l'impegno dei lavoratori - che hanno sistemato i locali, ripulito l'area circostante e cercato di rendere accogliente quella parte della struttura - per eliminare i pericoli.

Ripetute le segnalazioni di rischio fatte dai vertici dell'Agenzia, ora guidata dal direttore generale facente funzioni, Salvatore Mele.

La nuova sede è già stata individuata, anche se non si conoscono ancora i tempi certi per il trasferimento: si tratta di un immobile che si trova a Monte Agruxiau (frazione di Iglesias) e rientra nella proprietà di Igea, società mineraria controllata dall'assessorato regionale dell'Industria.

Pochi giorni fa i vertici di Forestas hanno fatto un sopralluogo nei locali, che si sono rivelati funzionali e in posizione strategica. Privi dei rischi, soprattutto, che ci sono nell'ex ospedale pediatrico.

Eppure nella struttura è ancora presente un servizio sanitario: la zooantropologia assistenziale, un importante e delicata attività di psicoterapia con il supporto dei cani. Molto più di una semplice "pet therapy", che garantisce programmi personalizzati per bambini e adolescenti che arrivano a Iglesias da diverse zone della Sardegna.

È evidente che anche in questo caso sia necessario individuare una nuova sede.
© Riproduzione riservata