Anche all'ospedale Marino di Alghero la stanza per gli abbracci.

Uno spazio dedicato ai pazienti del reparto Covid-19, che qui potranno finalmente incontrare i propri parenti. La struttura, allestita grazie all’impegno di imprese locali che da diverse settimane lavorano in stretta sinergia con l’Azienda, verrà utilizzata a partire da sabato prossimo.

"Siamo felici e abbiamo lavorato tanto per mettere a disposizione dei nostri assistiti una stanza degli abbracci, un luogo dove dopo tanta sofferenza possano sentirsi finalmente vicini ai propri cari, protetti e soprattutto amati. Un’area nella quale la presenza e il coraggio trasmesso dai familiari attraverso un telo trasparente può sommarsi alla terapia farmacologica e aiutare i pazienti a reagire contro questo virus che costringe i degenti a lunghi periodi di solitudine - afferma la coordinatrice del reparto Covid-19 dell’ospedale Marino di Alghero, Salva Piras -. Si tratta di uno strumento semplice e sicuro, capace di ridurre il senso di isolamento e smarrimento per dare nuova forza e vigore nella lotta contro il Covid-19".

La stanza è stata allestita al piano terra del nosocomio, in un’area all’aperto adiacente all’ingresso dedicato ai pazienti Covid-19. Il luogo scelto garantisce la massima sicurezza dei familiari che, in questo modo, non entrano mai all’interno delle zone rosse dell’ospedale.

L’area è accessibile da un degente per volta e prevede la predisposizione di tre tipologie e “altezze di abbraccio” pensate per i pazienti in barella, per i pazienti in sedia a rotelle e per i pazienti in piedi. Le modalità di accesso dei visitatori sono state disciplinate dalla Direzione Sanitaria del Presidio in accordo con il Coordinamento del reparto così come quelle dei pazienti che, per raggiungere l’area degli abbracci, devono transitare lungo un percorso a loro dedicato.

"Ringraziamo di cuore tutte le persone, le maestranze e le imprese che, in modo completamente gratuito, hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto - aggiunge Salva Piras -. Grazie alla loro dedizione e al loro impegno, da sabato i nostri pazienti si sentiranno meno soli nell’affrontare questa malattia".

(Unioneonline/D)
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