Anche il Parco nazionale dell'Asinara lancia l'allarme sulla moria della pinna nobilis, specie di interesse comunitario che rischia l'estinzione, oggetto di studi specifici da parte dell'Ente. Tutta colpa di una epidemia che sta seminando morte e preoccupazione nelle acque del golfo dell'Asinara e di tutto il Mediterraneo.

Critico lo stato di conservazione del bivalve all'interno dell'area marina protetta dell'isola parco. La mortalità è diffusa a causa del protozoo che sta sterminando le nacchere senza risparmiare alcuna zona. "Una crisi dei sistemi naturali e sistemici dove le epidemie sono fenomeni ricorrenti che interessano sia le specie marine che terrestri - osserva Vittorio Gazale, direttore del parco - e i dati rilevano una percentuale degli individui morti che oscilla, a seconda delle zone, tra il 20 e il 50 per cento". Un segnale di deterioramento che accompagna diverse realtà. Oltre alla pinna nobilis altre specie particolarmente rilevanti dal punto di vista naturalistico vivono nel mare dell'isola: l'alga rossa Lithophyllum lichenoides e la patella gigante Patella ferruginea. La prima, inclusa nella lista rossa delle specie da proteggere, è in forte regressione in molte aree del Mediterraneo essendo notevolmente sensibile all'inquinamento, mentre la seconda è una specie fortemente minacciata, principalmente a causa dell'eccessivo prelievo antropico. All'Asinara i popolamenti di Patella ferruginea risultano in buone condizioni e spesso composti da individui di notevoli dimensioni, raggiungono infatti sino a 10 centimetri di larghezza.
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