Primi atti per acquisire l'ex Cementir, il cementificio nato a Porto Torres nel 1957, dismesso nel 1983, e acquistato all'asta giudiziaria dal Consorzio industriale provinciale di Sassari.

"Pensiamo di procedere con una prima messa in sicurezza - spiega il presidente del Cips, Valerio Scanu - che prevede l'abbattimento della torre alta circa 80 metri e delle costruzioni pericolanti e poi intervenire con una recinzione adeguata".

Nel frattempo sono cominciate le interlocuzioni con la Regione per ottenere finanziamenti necessari per la demolizione e la bonifica completa. "A quel punto quell'area diventerà un'area di altissimo pregio - aggiunge il presidente del Consorzio - una zona water front in cui contiamo di realizzare un polo della cantieristica navale, o da destinare all'economia portuale in genere".

Passi avanti anche sul piano della riqualificazione e riconversione industriale dell'area di crisi complessa di Sassari e Porto Torres, con lo sblocco dei primi fondi, 22 milioni di euro di incentivi e l'apertura della piattaforma fino al 15 marzo per la presentazione dei progetti sugli investimenti produttivi.

"Stiamo portando avanti le nostre istanze per far sì che la Zes, zona economica speciale, venga finalmente resa esecutiva, due fattori che saranno determinanti per rendere attrattive le nostre aree industriali, - conclude Valerio Scanu - zone che hanno enormi potenzialità, in quanto completamente infrastrutturate proprio per la loro vicinanza all'aeroporto di Alghero e al porto di Porto Torres, oltre ad essere collegate con la 131, l'arteria principale della Sardegna".
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