Salgono a 11 i casi di coronavirus a Usini. A darne comunicazione è stato il sindaco, Antonio Brundu, che ha annunciato la positività di altre sei persone. Tre cittadini sono stati dichiarati guariti.

"Continuo a chiedere - ha dichiarato il primo cittadino - il massimo rispetto delle regole. Serve un grande senso di responsabilità da parte di tutti per sconfiggere il virus".

A Nule, dove i casi sono passati da zero a 12 in un giorno, il sindaco Antonio Giuseppe Mellino ha deciso di sospendere l'attività didattica in presenza della scuola primaria almeno sino al 17 gennaio. Le lezioni proseguiranno a distanza.

"Certe decisioni - ha voluto rimarcare il primo cittadino - non vengono mai prese a cuor leggero e senza un'adeguata valutazione. Invito tutta la popolazione e in particolar modo quella in età scolastica ad osservare comportamenti corretti atti a scongiurare ulteriori contagi".

Mellino chiede anche di limitare i contatti interpersonali e auspica che "la chiusura della scuola non sia occasione di frequentazioni che possono veicolare il virus in maniera significativa e pericolosa".

Muros (foto concessa dal comune)
Muros (foto concessa dal comune)
Muros (foto concessa dal comune)

Non si registrano più casi di coronavirus a Muros. A darne comunicazione è il sindaco, Federico Tolu, dopo aver ricevuto la comunicazione ufficiale dell'Ats.

Azzerate anche le quarantenne.

"Prendiamo atto con piacere della buona notizia, frutto anche del comportamento corretto della cittadinanza che ha osservato le prescrizioni previste - ha dichiarato il primo cittadino -. Questo però non significa che l'emergenza sia cessata, anzi: d'ora in poi dobbiamo più che mai tenere alta l'attenzione e continuare a mettere in atto le buone pratiche per tenere il virus lontano dal paese attraverso l'uso delle mascherine, l'igienizzazione delle mani ed evitando gli assembramenti come abbiamo imparato a fare ormai da mesi".

Intanto Tolu ha preso carta e penna per scrivere al presidente della Regione, Christian Solinas, e all'assessore regionale alla Sanità sulla vicenda dell'ambulatorio e del medico di base. Una vicenda iniziata nel 23 gennaio del 2020 con il pensionamento dell'allora medico. Il 5 marzo avviene la nomina del sostituto ma sussistono dei problemi sulla struttura che deve ospita l'ambulatorio.

"Il 7 settembre scrivo all'ATS al fine di richiedere in comodato d'uso la struttura ambulatoriale da adibire ad usi socio-sanitari. L'Ats risponde il 27 novembre dichiarando come non sia possibile, nell'immediato, concedere tale struttura in quanto non inserita nel patrimonio disponibile".

"La situazione è alquanto assurda - conclude Tolu - poiché la struttura ambulatoriale esiste, è perfettamente agibile e c'è un medico di base ufficialmente designato. Questa situazione sarebbe già di per sé paradossale in una situazione 'normale' ma, in un contesto sanitario così grave, nel quale il medico di base costituisce una figura professionale fondamentale, rischia di risultare l'ennesima brutta figura della sanità, a scapito delle fasce più deboli della cittadinanza".

Attualmente i cittadini si recano nell'ambulatorio di Ploaghe.
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