"Oggi è arrivato il documento ufficiale dell'Ats con i dati relativi a Porto Torres. In totale contiamo sei casi accertati di positività. Altre sedici persone che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia sono sottoposte al regime di quarantena".

Lo ha annunciato il sindaco Sean Wheeler che ha precisato come la misura della quarantena è prevista per tutti i 22 casi citati: "viene effettuato un controllo regolare e quotidiano dello stato di salute da parte dell'autorità sanitaria; alle forze dell'ordine è demandata la verifica del rispetto di questa fondamentale misura di prevenzione". Due i casi registrati fino ad ora tra gli ospiti della Casa di riposo Biccheddu-Deroma, l'esito del secondo anziano è arrivato oggi alla struttura per anziani che attende ancora il risultato dei tamponi effettuato a due operatori sanitari della struttura.

Il primo cittadino ha ringraziato tutti i medici che si stanno adoperando per le loro cure. Poi rivolgendosi alla cittadinanza ha ribadito il rispetto della privacy evitando commenti inopportuni su Facebook e rispettandola la normativa prevista dalle disposizioni nazionali, regionali e comunali per contrastare la diffusione del virus. sia nei commenti a questo post (che in caso contrario saranno eliminati), sia nelle altre comunicazioni private. "Siamo una comunità unita e questa guerra la dobbiamo combattere tutti insieme, senza divisioni - ha aggiunto il primo cittadino - e continuiamo quindi a restare a casa il più possibile, a limitare gli spostamenti e i nostri contatti sociali. Il mio abbraccio e la mia vicinanza a tutti e 22 i cittadini colpiti. Mi piacerebbe pensare - e sono sicuro che è così - che è l'intera città di Porto Torres ad abbracciarli, è l'intera città ad essere loro vicina".

Sulla situazione a Casa Biccheddu è arrivata anche una nota dei sindacati: "Chiediamo che si dispongano con estrema urgenza i necessari controlli sanitari non solo per i degenti ma anche per tutti gli operatori della struttura per anziani di Porto Torres", afferma il segretario generale Fp-Cisl, Armando Ruzzetto. Per il San Nicola si chiede la disposizione della sorveglianza sanitaria "al fine di evitare ulteriori rischi di contagio e di sottoporre a tampone il restante personale e i pazienti per i quali tale accertamento non è stato ancora effettuato". In stretto contatto con l'Unità di crisi il presidente della casa di riposo Biccheddu, Pierluigi Molino "dopo tante pressioni siamo riusciti a farci mandare due tamponi per le due assistenti che abbiamo mandato a casa in quarantena, in quanto avevano accusato qualche sintomo - spiega - e sono monitorate nelle proprie abitazioni due o tre volte al giorno. Ancora non ci hanno comunicato l'esito dei tamponi ma chiediamo che vengano effettuati a tutti gli operatori". In questo momento la priorità delle operazioni screening è stata data a Casa Serena, dove è scoppiata una vera bomba sanitaria con 63 persone risultate positive. "I laboratori sono intasati - aggiunge Molino - nel frattempo abbiamo del personale in quarantena come da protocollo, dotati di dispositivi di sicurezza con procedure attivate dal medico di lavoro e dal responsabile della sicurezza, così come sono isolati gli stessi compagni di stanza dell'ospite risultato positivo". Uno degli ospiti della struttura Biccheddu, già in regime di quarantena ieri a seguito di alcuni sintomi sospetti è stato trasportato in ospedale per essere sottoposto a tampone. Ancora non si conoscono le sue condizioni di salute. I sindacati propongono di separare anziani sani da anziani contagiati, ma lo chiedono anche i gestori delle strutture che vorrebbero maggiore attenzione e supporto dalle autorità. In fine per evitare che si verifichino criticità nelle residenze anziani di via Carlo Felice "Matida" e "Divina provvidenza" in via Taddei, si chiede di programmare nel breve periodo gli accertamenti sanitari per personale e degenti.
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