"Come barboni costretti a cercare un riparo". Nove giorni di odissea, disagi infiniti e danni economici notevoli. Questa mattina nello scalo commerciale di Porto Torres lo sbarco in emergenza degli autotrasportatori rimasti bloccati in Corsica dal 6 febbraio scorso dopo lo stop dei collegamenti con Santa Teresa a seguito dell'incidente della nave Giraglia andata a sbattere contro gli scogli nello scalo gallurese.

Sono scesi dalla nave della compagnia Sardinia Corsica Ferries che in accordo con la Regione garantisce alcune corse speciali per tamponare la situazione di emergenza. "I trasporti nell'Isola gestiti come fossimo terzo mondo - protestano i conducenti di camion - con questa compagnia Moby che di continuità territoriale non ha proprio niente, nonostante per contratto avrebbe dovuto garantirci una nave sostitutiva".

Niente sconti alla compagnia di Onorato da parte di chi per oltre una settimana è stato costretto ad un soggiorno forzato in Corsica senza un traghetto in grado di ripristinare la rotta. Oltre 200, tra autotrasportatori con i loro mezzi, turisti e lavoratori, che da lunedì scorso sono rimasti bloccati senza riuscire a tornare in Sardegna a causa dell'indisponibilità, per varie ragioni, delle navi che coprono la rotta tra le due Isole gemelle.

La nave Giraglia ancora in riparazione, il traghetto Bastia sarebbe inadeguato e come se non bastasse c'è pure la corsa Propriano-Porto Torres della Méridionale rimasta ferma per motivi tecnici. La Mega Express Three arrivata stamattina nel porto turritano è ripartita nel pomeriggio imbarcando dopo una lunga coda di autoarticolati e camion motrici, 25 mezzi diretti ad Ajaccio. La stessa nave garantirà le corse Ajaccio-Porto Vecchio in programma mercoledì 19 e giovedì 20 febbraio.
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