Sono praticamente sequestrati in Corsica dallo scorso martedì perché il traghetto della Moby non è mai arrivato nel porto di Bonifacio.

Sono oltre cento le persone con decine di automezzi, autotreni, furgoni e auto, bloccate nei porti di Bonifacio e Propriano in attesa di poter fare rientro in Sardegna.

Sul banco degli imputati è finita nuovamente la Moby, compagnia di Vincenzo Onorato.

Molti dei passeggeri rimasti a terra avrebbero dovuto imbarcarsi martedì coso dal porto di Bonifacio alle 13, per Santa Teresa. Il traghetto della Moby, lo stesso che era rimasto danneggiato lo scorso 6 febbraio, dopo aver urtato gli scogli a Santa Teresa.

"Molti di noi erano arrivati in Corsica lo scorso lunedì - racconta Cristian Pittau, di Villacidro, titolare della Leni trasporti - eravamo partiti da Porto Torres e sbarcati a Bonifacio. Saremmo dovuti ripartire martedì alle 13, ma il traghetto della Moby non è mai arrivato al porto. La compagnia ci ha promesso una nave in alternativa il giorno successivo ma anche quello non si è visto".

Ancora: "Non ci hanno dato alcuna assistenza e informazioni attendibili, tanto che molti hanno dormito nei tir o nei furgoni. Mercoledì abbiamo raggiunto Propriano e ci siamo imbarcati con la Meridiane per Porto Torres. Venti minuti dopo la nave ha fatto guasto e siamo rientrati in porto. Oggi siano nuovamente nella banchina senza alcuna notizia da parte di Moby, solo promesse. Molti hanno terminato il denaro e informato la Capitaneria francese di quanto sta accadendo".

Nelle prossime ore è stata annunciata una nuova nave, ma nessuno ci spera. La compagnia di Vincenzo Onorato ha confermato per venerdì mattina una corsa straordinaria di una nave della Meridiane che salperà da Porto Torres diretta a Propriano per imbarcare i passeggeri sardi.

Moby, inoltre, ha dichiarato che dal prossimo mercoledì riprenderà regolarmente la tratta tra Bonifacio e Santa Teresa con il traghetto rimasto danneggiato il 6 febbraio attualmente bloccato dalla Capitaneria francese.
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