L'azienda le ha modificato l'orario di lavoro e la collocazione delle prestazioni. E lei, beneficiaria della legge 104, si è rivolta al tribunale del lavoro di Sassari, vincendo il ricorso.

Per i giudici la variazione è "un atto illegittimo e pericoloso perché compromette il difficile equilibrio tra impegni personali-familiari e lavorativi", si legge nella sentenza.

La lavoratrice, assistita dall'avvocato Giovanni Campus e sostenuta dalla segreteria territoriale della Uiltrasporti nella vertenza contro il datore di lavoro - una delle ditte cui sono appaltate le attività di pulizia e sanificazione dell'ospedale Santissima Annunziata - beneficia della 104 per assistere il marito e si è detta molto soddisfatta per l'esito della vicenda.

"Sin dall'inizio dell'appalto - ha detto Antonio Sias, segretario territoriale di Uiltrasporti - sosteniamo che le variazioni di orario e quelle ricollegabili alle rotazioni di turni e riposi devono tenere conto delle esigenze documentate dal personale. Trattandosi tra l'altro di lavoratori impegnati in attività part-time - ha concluso - va data loro la possibilità di integrare il reddito con altre attività e non si può limitare con orari spezzati la libertà di adempiere a impegni di assistenza familiare".

(Unioneonline/s.s.)
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